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sabato, giugno 20, 2009

C'è di n-uovo che

quando ho salito l'ultima rampa di scale è stato babboallacoque a vedermi per primo.
E dalla sua faccia ho capito che mammallacoque non gli aveva detto nulla della visita programmata, perchè "Pensavo che non saresti venuta" mi ha spiegato poco più tardi, mentre eravamo entrambe sedute sul divano del salotto.

Probabilmente è stato tutto merito del sogno fatto la notte precedente: compravo una cialda con gelato ai gusti di ricotta e fichi, menta, e cioccolato. Se non avessi fatto quel sogno, dubito che avrei trovato il coraggio di NON rimandare ancora quello che era giusto fare.

Così, dopo i primi due minuti di un'imbarazzante, banale conversazione ("Come va il lavoro?" "Sì, bene. A te?" "Bene" "Bene."), ai primi 5 secondi di silenzio siamo scoppiate a piangere entrambe, per ore.
E ci siamo abbracciate: il 16 giugno 2009 l'uovoallacoque ha abbracciato sua madre per la prima volta nei 21 anni che avrebbe compiuto giusto il giorno seguente.
Ci sono state parole dette a cuore gonfio "Sei sempre la mia bimba", "Non voglio nessun'altra mamma", ed altre ancora che non credevo che sarei riuscita a dire, e che so di non avere il coraggio di ridire.
Per il resto, ila-m per adesso viene appellata come quella, o al massimo come quella-che-sta-con-te, e so che è già un enorme passo avanti. E' iniziato un lungo percorso di accettazione, alla quale forse non arriveranno mai.
Il prezzo per la riconciliazione è stato pagato: io ho perso il portafogli, il babboallacoque è stato tamponato da un camion che ha semi-distrutto la macchina nuova.

Le emozioni continuano a travolgermi inaspettatamente, come questo temporale estivo che si sta scatenando proprio adesso fuori dalla finestra.
E non nego che vederti spuntare dall'entrata dello stabilimento balneare sia stato il secondo regalo più bello del mio compleanno: tu, con le tue magliette colorate e un giardino zen nel posacenere della macchina. E in fondo sapevo che lo avresti fatto, che saresti venuto, da bravo QUATTRO. Lo sapevamo entrambi: è per questo che abbiamo fatto finta di niente fino all'ultimo, no? La tua visita è stata un antipasto, hai ancora altri luoghi da assaporare, assieme alla pappa al pomodoro.

E continuo ad aspettare, ma stavolta attendo un pomeriggio libero da poter spendere assieme ai miei dolci "Tre quarti", come dice egi, per comprare stupidi oggetti con i quali personalizzare casa.

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3 Commenti:

  • Alle 9:34 PM , Blogger giraffa.c ha detto...

    Mi sono quasi commossa anch'io, leggendo del vostro incontro.. buon compleanno, ovetto, anche se in ritardo :-)

     
  • Alle 10:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    ...e che cavolo, lasciagli un po' di tempo per capire cose che nemmeno immaginavano...non c'è bisogno che te lo dica io - che conto meno di nulla - sono i tuoi genitori e tu sei sua figlia. Vi dovete "aiutare" a capire cose che reciprocamente sono "dell'altro mondo". 'nculo alla balena ! E non ti dico altro, Maremma maiala, se non mi commuovo pure io ;-))

     
  • Alle 10:03 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    cavolo, m'hai davvero commosso, che mi son dimenticato pure di mettere 'l nome..

    No Blogger

     

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