Site Meter

giovedì, maggio 14, 2009

Home, home where I wanted to go

Il fine settimana scorso, fra le altre cose, ha visto me ed Ila-m alla (disperata) ricerca di un bilocale in cui stare per l'estate. Inutile cercarlo nella nostra città natale: essendo una località marittima i prezzi salgono alle stelle toccando punte di 500 euro a settimana (e ripeto: a settimana!).
In compenso basta spostarsi di qualche chilometro per trovare prezzi ragionevoli per noi che torniamo in Maremma per lavorare e lavorare e.. ah sì, anche lavorare!

A dire il vero ha fatto tutto Ila-m: cercato annunci, contattato agenzie, parlato con i proprietari.. è risaputo che il mio rapporto con il telefono non sia dei migliori, e che preferisco di gran lunga il ruolo di supporto e fare da "consigliera".
Fatto sta che venerdì pomeriggio avevamo appuntamento per visitare un paio di case: la prima a scatola chiusa tramite agenzia, la seconda trovata in internet da un privato, e di cui ci eravamo letteralmente innamorate vedendo le foto (della casa, non del privato!).

Arriviamo al parcheggio in ritardo, accompagnate in macchina da Egi e con questa canzone a tutto volume: la tipa dell'agenzia stretta nel suo tailleur grigio, ci ha salutate con un sorriso finto e una stretta di mano. Il padrone di casa, un omaccione dall'aria buona, ci ha poi scortate fra vicoletti e stradine della città, mentre ila-m rompeva il ghiaccio con discorsi di circostanza.
Non c'è voluto molto per arrivare davanti all'abitazione, e una volta entrate siamo state accolte dalla penombra e dall'odore di chiuso.
Mi guardo attorno: sala da pranzo, bagno sulla sinistra, cucinotto, camera da letto con un piccolo terrazzo a vista panoramica e con tanto di mini sgabuzzino.
Mobili vecchi e due crocifissi nel giro di dieci metri a parte.. non male!
Dal terrazzo sento l'uomo parlare nell'altra stranza, con tono goffo: "La casa è questa.. da quando è morta mia madre non c'è più stato nessuno, e ho pensato di affittarla per ricavarci qualcosa. E' la prima volta che mi capita, quindi mi sono affidato all'agenzia per sapere come fare.. a me sembra un prezzo onesto.."

Rispondiamo che valuteremo e che faremo sapere quanto prima, salutiamo, torniamo al punto di partenza in attesa del secondo appuntamento.
Nel frattempo prendiamo il gelato nell'unica gelateria della città.
Cono da un euro e cinquanta, due gusti: menta e cioccolato.

Quando sentiamo arrivare uno scooter di grossa cilindrata speriamo di esserci sbagliate e invece no, è proprio lui: il privato del secondo appuntamento.
Stretta di mano gagliarda, occhiali da sole alla yeah.
Anche lui ci scorta fra altri vicoli, dal forte odore di piscio di gatto però, e ancora una volta è ila-m che fa la loquace, mentre lui parla dei suoi viaggi in tutto il mondo.
La casa è un monolocale: sala da pranzo-salotto, con letto nelle vicinanze microbagno e sgabuzzino. Niente crocifissi, e niente terrazzi con vista panoramica.
Lui parla sicuro, di chi la sa lunga: "No perchè.. io mi sono rotto di affittarle, tutte queste case. Cioè, ho iniziato con una, poi anche le altre.. solo che sapete come è, a volte capitano degli inquilini che sono peggio dei maiali. Ad esempio, gli ultimi due che stavano qua dormivano con una specie di tarpone, e avevano ricavato una scarpiera da un vecchio mobile ribaltato a cui avevano segato le gambe e.."

Rispondiamo che valuteremo, e che faremo sapere quanto prima. Salutiamo, e torniamo al parcheggio. Ila-m è indecisa, al contrario di me:

"Egi?"
"Uhm?"
"Quando mi porti a Punta Ala?"
"Perchè?"
"Buttano un sacco di cose nuove là. E nella prima casa manca il divano."

Etichette: , , , , , , ,