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martedì, agosto 26, 2008

Ascolto Goran Bregovic

e quasi posso toccare la mia voglia di essere sul palco, in questo momento.
Devo frenare il cuore e la mente, per non pensare a tutti questi mesi di immobilità teatrale.

Un paio di notti fa ho avuto l'esplosione, i cui sentori erano nell'aria da giorni.
Diversamente dalle altre crisi, questa volta l'ho avuta direttamente davanti ai miei.
Ho avuto il coraggio di sputare una volta per tutte le mie paure.
Il problema sono le aspettative: le aspettative che ha un genitore sulla vita dei propri figli.
E' normale che un genitore le abbia.
Voglio dire, chi non augurerebbe al figlio una vita migliore della propria?
Ed immagino sia doloroso sentirsi dire che quelle aspettative forse non verranno mai realizzate.
E' doloroso, ma è così.

Ed è altrettanto doloroso per un figlio vedere la delusione sul volto della madre, il disgusto su quello del padre.
Ma cosa ci posso fare io se l'unica mia vera ragione di vita, a parte l'amore, è il Teatro?
Ho vissuto questa estate, in previsione dell'autunno, con due soli pensieri: la convivenza ed il mio ritorno sul Palco.

Ancora una volta mi trovo davanti all'ennesimo bivio: lavorare di mattina, e frequentare la Scuola di Teatro, partecipando anche al progetto del Cantiere Teatrale in provincia; oppure iscrivermi ad una qualsiasi università, dare un esame ogni tanto, ed in parallelo vivere la mia più grande passione.
E poi ci sarebbe il DAMS, ma.. è tutto così confuso. E difficile.
Difficile, perchè non è una decisione qualsiasi.
Non c'è da scegliere fra un thè verde ed uno nero.

Ma della mia vita.

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5 Commenti:

  • Alle 4:55 PM , Blogger giraffa.c ha detto...

    Anch'io ascolto Goran Bregovic! Ovetto, perdona l'invadenza giraffesca, ma a me sembra che tu abbia già fatto la tua scelta ed è così bello avere una passione, un'idea, un sogno da realizzare, perchè mai rinunciare? Quando lo realizzerai, in un modo o nell'altro, i tuoi genitori saranno contenti di vederti felice. Bevi un buon caffè (anche due, tu che puoi!!) goditi il mare freddo dell'alba, e allontana i pensieri superflui, è un esperimento che sto facendo anch'io ultimamente, magari funziona:-)

     
  • Alle 8:15 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    io ascolto anche le gemelle Kessler (roba di un secolo fa...) e credo che ai sogni non si debba rinunciare, si deve cercare di realizzarli ed averli fra le mani, allora anche i tuoi genitori saranno felici di vederti contenta e realizzata..dài, datti 'na mossa che ne hai di pagnotte da mangiare per diventare un'Eleonora Duse...

    No Blogger

     
  • Alle 10:02 AM , Blogger MyP ha detto...

    sembra che tu non abbia voglia di continuare gli studi.
    E allora ... perchè lo prendi in considerazione?
    Voglio dire, ti piace il teatro: vivitelo.
    E se non te lo puoi permettere, guadagnatelo!!
    Trova un lavoro e viviti il Teatro come hobby fino a che non riesci a renderlo il tuo lavoro.
    Sembra difficile, ma se è quello che vuoi ... la scelta è decisamente più facile, no?
    :-)

     
  • Alle 7:10 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Dum de dum.Prova a indovinare chi è che ti lascia un commento assolutamente fuori luogo?Ti do un indizio...oggi hai rischiato di morire per me!XP

     
  • Alle 4:06 PM , Blogger Lillo ha detto...

    Qualunque cosa tu faccia, falla con passione, è l'unica certezza!

    Buona fortuna.

    -L.

     

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