quando ho salito l'ultima rampa di scale è stato babboallacoque a vedermi per primo.
E dalla sua faccia ho capito che mammallacoque non gli aveva detto nulla della visita programmata, perchè "
Pensavo che non saresti venuta" mi ha spiegato poco più tardi, mentre eravamo entrambe sedute sul divano del salotto.
Probabilmente è stato tutto merito del sogno fatto la notte precedente: compravo una cialda con gelato ai gusti di ricotta e fichi, menta, e cioccolato. Se non avessi fatto quel sogno, dubito che avrei trovato il coraggio di NON rimandare ancora quello che era giusto fare.
Così, dopo i primi due minuti di un'imbarazzante, banale conversazione ("
Come va il lavoro?" "
Sì, bene. A te?" "
Bene" "
Bene."), ai primi 5 secondi di silenzio siamo scoppiate a piangere entrambe, per ore.
E ci siamo abbracciate: il 16 giugno 2009 l'uovoallacoque ha abbracciato sua madre per la prima volta nei 21 anni che avrebbe compiuto giusto il giorno seguente.
Ci sono state parole dette a cuore gonfio "
Sei sempre la mia bimba", "
Non voglio nessun'altra mamma", ed altre ancora che non credevo che sarei riuscita a dire, e che so di non avere il coraggio di ridire.
Per il resto, ila-m per adesso viene appellata come
quella, o al massimo come
quella-che-sta-con-te, e so che è già un enorme passo avanti. E' iniziato un lungo percorso di accettazione, alla quale forse non arriveranno mai.
Il prezzo per la riconciliazione è stato pagato: io ho perso il portafogli, il babboallacoque è stato tamponato da un camion che ha semi-distrutto la macchina nuova.
Le emozioni continuano a travolgermi inaspettatamente, come questo temporale estivo che si sta scatenando proprio adesso fuori dalla finestra.
E non nego che vederti spuntare dall'entrata dello stabilimento balneare sia stato il secondo regalo più bello del mio compleanno: tu, con le tue magliette colorate e un giardino zen nel posacenere della macchina. E in fondo sapevo che lo avresti fatto, che saresti venuto, da bravo QUATTRO. Lo sapevamo entrambi: è per questo che abbiamo fatto finta di niente fino all'ultimo, no? La tua visita è stata un antipasto, hai ancora altri luoghi da assaporare, assieme alla pappa al pomodoro.
E continuo ad aspettare, ma stavolta attendo un pomeriggio libero da poter spendere assieme ai miei dolci "
Tre quarti", come dice egi, per comprare stupidi oggetti con i quali personalizzare casa.
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