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giovedì, settembre 11, 2008

La fedeltà

Bevendo il caffè americano aromatizzato al cardamomo mi viene da ripensare ad un argomento che, specialmente in passato, ho affrontato spesso (e che affrontiamo tutt'ora) con ila-m: la fedeltà.
Premetto che non mi è facile parlare di questo argomento. Lo ritengo estremamente delicato e difficile, e mi ci sento abbastanza confusa anche io, oltre a starne decisamente male. Quindi è possibile che io cada in contraddizione. Anzi: sicuramente cadrò in contraddizione, e molto probabilmente senza neanche riuscire a venirne a capo, ma vabbè.
Detto ciò,

La domanda principale è: ma l'uomo (inteso come genere umano), per natura, è fedele?
Più ci ragiono sopra, e più mi convinco che la risposta sia "No".
No, l'uomo per natura non è fedele, ma incline al tradimento.
C'è da fare però una distinzione all'interno del tradimento:
1) tradimento mentale,
2) tradimento fisico.
Il primo è quello che ritengo "normale": è un meccanismo del tutto automatico, contro il quale non c'è nulla da fare, quando la testa va per conto suo.. lo fa e basta.
Un esempio personale lo si può trovare qui.
Il secondo invece lo ritengo un tradimento voluto, perchè dalla fase 1) si passa all'azione, e l'azione non è mai casuale, ma pensata.
Che sia un "bisogno fisico" che, una volta appagato, finisce lì?
Un usare il corpo di un'altra persona per soddisfare una voglia momentanea e poi.. accantonarla.
Un po' come venire in un preservativo e dopo lanciarlo assieme ai calzini sporchi, per poi tornare soddisfatti dal proprio Amore e far finta che nulla sia successo.
E quando scrivo "Amore" parlo dell'uomo/della donna della propria vita.
Sì, perchè tutti hanno l'Amore della propria vita. Non c'è scampo.
Ed il ritornare facendo finta di nulla, per certi versi accade perchè in realtà non è successo nulla: nient'altro che un'avventura. Uno sfizio che ci si è tolti.
Paradossalmente, a volte sono proprio queste scappatelle che servono ad una persona per rendersi conto di quanto sia importante il proprio Amore. Importante, ed unico.

Questo appena sopra è un ragionamento che non avrei fatto fino a qualche settimana fa.
O meglio, che non avrei mai ammesso. Perchè è doloroso. Per me è molto doloroso.
E forse sono solo le centinaia e centinaia d'anni di morale Cattolica che ci hanno resi così "fedeli".

Questo è quello che mi frulla in testa in questi giorni, e scriverlo serve per "liberarmi".
Non vorrei essere però fraintesa: con il mio discorso non giustifico di certo il tradimento fisico.
Resto comunque convinta che in una coppia stabile e matura, si possa fare a meno del tradimento visto come "rinnovamento del rapporto", e che "l'elisir" stia nel trovare all'interno del rapporto di coppia quello che viene da cercare in altri.
Non dico sia facile.

Che sia possibile?

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