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lunedì, giugno 09, 2008

Cronaca di una corsa annunciata

L'intenzione c'era: è tutto il resto del mondo che ha cercato di impedire la mia corsa, ieri sera.
Ma andiamo con ordine.

Pensando di dover riscaldare un po' muscoli prima della corsa, avevo deciso di fare il primo tratto in bicicletta. Peccato che la biciallacoque sia appartenuta, in passato, alla Sfranta, e che quindi abbia il sellino da uomo.
Stoicamente, con il sellino letteralmente fra le chiappe, ho sopportato il dolore e ho continuato decisa verso la mia meta.
Molti sono gli ostacoli che ho dovuto superare sulla pista ciclabile: dalle auto parcheggiate alle mamme coi passeggini, fino ad intere frotte di bambini crucchi sui 3-4 anni, inspiegabilmente attratti dalla ruota anteriore sotto la quale avevano intenzione di fiondarsi.
Ma dico io: il marciapiede è proprio lì! Lì accanto, capito? O al massimo dall'altra parte della strada: e allora perchè pascolare sulla pista ciclabile? Eh?
Non paliamo poi dei crucchi, che a casa loro se disgraziatamente osi mettere un alluce sulla pista ciclabile, stai sicuro che te ne ritrovi due. Sì, che sarebbe l'alluce di prima a metà, tagliato in due dalla prima ottantenne gioviale sulla sua Graziellina rossa.

Ma, polemiche a parte, con i muscoli riscaldati eccomi arrivata al punto in cui legare la biciallacoque, e cominciare la mia corsa.
Accendo il lettore mp3 e, sulle note dei Placebo, inizio a correre.
Il tempo di percorrere dieci metri che mi si sciolgono non una, bensì entrambe le stringe delle scarpe.
Dopo un quarto d'ora di sano e liberatorio turpiloquio riprendo la mia impresa, più convinta (?) di prima.
Tutto procede più o meno liscio fino alla fine del tratto che mi ero prefissata, punto in cui, stremata e agonizzante, mi sono fermata a riprender fiato.
Ero ancora indecisa se continuare o tornare indietro quando, piegandomi a stiracchiare un po' le gambe, noto un minuscolo cartellino rosso, a terra.
Sì, tipo uno di quelli delle piste delle machinine giocattolo. Aguzzo la vista e riesco a leggere "Arresto", in bianco su sfondo rosso.
Lo prendo come un segno dell'uovo cosmico e decido di tornare indietro.

Insomma, come prima corsa è stata uno schifo. Al ritorno mi sono anche dovuta fermare una volta in più, perchè senza fiato.
..speriamo oggi vada meglio!

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