Ho fatto un paio di calcoli

Il problema è che questo esame di maturità l'ho fatto e rifatto milioni di volte, nella mia testa.
O meglio, ho accuratamente saltato la parte dell'esame vero e proprio. Mi sono sempre catapultata verso il dopo, verso l'accademia. Senza preoccuparmi molto del voto di uscita, per il semplice fatto che mi è sempre sembrato una presa di culo uscire, io, con un numero stampato su un pezzo di carta.
Io, che ho sempre detestato la matematica.

Questa mattina però ho sbattuto la faccia su una realtà che di certo non è rose e fiori. Ho consegnato la simulazione di seconda prova (ovvero un incubo di compito di matematica) completamente in bianco.
Ho fatto un paio di colcoli e sono giunta a delle conclusioni:
a) Sono l'unico caso -disperato- della scuola che, in quinta, ha il debito sulla matematica di terza. Oltre che di quarta. E che lo prenderà anche sul programma di quinta. Ne deriva che il 18 aprile devo saldare quello di quarta;
b) Attualmente ho 7 crediti. Se va bene quest'anno ne prendo 3, più i 2 che danno a tutti in omaggio (della serie: "Congratulazioni per essere sopravvissuti fino alla quinta!") fanno 12 crediti;
c) Conto di prendere 15 su 15 al tema. Italiano dopotutto è l'unica materia in cui vado bene, no?
d) La terza prova. Nella prima simulazione ho preso 8,9 su 15. La sufficienza sta a 10. Agli esami devo prendere almeno 10;
e) La seconda prova è il dramma. Ma in 6 ore qualche stronzo me lo passerà qualcosa, si spera. Mi basta un 5. Al massimo 6, toh.
f) Quindi tutto si basa sull'orale. Ci sono 35 punti a disposizione. Facendo il calcolo dei punti precedenti, starei a 42. Quindi basterebbero 20 punti per arrivare al minimo. 30 punti nel caso riuscissi a fare una bella tesina sul Teatro. 72 punti è l'utopia.

Cazzo, spero solo che mi butteranno fuori a calci in culo.