Un'estate che passa veloce
e, Staffetta contro la Violenza a parte, di cose in programma ce ne sono davvero tante: laboratorio teatrale il mercoledì sera, CreAttività con i bambini il Giovedì pomeriggio, lezioni di Tai chi chuan il venerdì a partire da oggi, presentazioni libri, serate musicali e danzanti..
Per non parlare delle imminenti tre giornate distruttive della Festa Internazionalista.
Tutto questo, ovviamente, dopo il lavoro.
Un'estate che passa veloce, sarà perchè dormo sì e no sei ore a notte e mangio quando capita e per lo più gelati, sarà perchè mi faccio una doccia veloce al mare dopo un'oretta di Kayak, e con la testa ancora bagnata bevo un Four Season, diventato la mia bevanda dell'estate.
O forse sarà perchè riesco a tenermi in contatto con chi credevo non avrei più visto fino a settembre.
Chissà.
Fatto sta che la cotta estiva dello scorso anno è passata con il suo ritorno: è tornata a braccetto con un birisegolo peloso e allampanato con il quale si diverte a fare scooby doo corporei sul lettino proprio sotto il naso del barretto.
Niente più cappuccini ad orari improbabili, ma Estathè a temperatura ambiente: a domandare ovviamente manda lui, con la sua faccia da cane tenuto al guinzaglio.
"Dovreti ribellarti, sai?" gli suggerisco, mentre mi chiede frutta o granita all'amarena di cui siamo sforniti. Si stringe nelle spalle, mentre lei ci tiene sott'occhio. Alzo le mani nella sua direzione e le faccio il segno col pollice e l'indice a "L" sdraiata. Altresì detto "Cheppalle!".
Lei ride.
"No, davvero!" continuo seria, mentre gli servo un pezzo di schiaccia, "adesso è così, ma pensa quando sarà incinta e ti dirà -Amore, ho voglia di Burro di Karitè, non è che faresti un salto in Paraguay?"
Per non parlare delle imminenti tre giornate distruttive della Festa Internazionalista.
Tutto questo, ovviamente, dopo il lavoro.
Un'estate che passa veloce, sarà perchè dormo sì e no sei ore a notte e mangio quando capita e per lo più gelati, sarà perchè mi faccio una doccia veloce al mare dopo un'oretta di Kayak, e con la testa ancora bagnata bevo un Four Season, diventato la mia bevanda dell'estate.
O forse sarà perchè riesco a tenermi in contatto con chi credevo non avrei più visto fino a settembre.
Chissà.
Fatto sta che la cotta estiva dello scorso anno è passata con il suo ritorno: è tornata a braccetto con un birisegolo peloso e allampanato con il quale si diverte a fare scooby doo corporei sul lettino proprio sotto il naso del barretto.
Niente più cappuccini ad orari improbabili, ma Estathè a temperatura ambiente: a domandare ovviamente manda lui, con la sua faccia da cane tenuto al guinzaglio.
"Dovreti ribellarti, sai?" gli suggerisco, mentre mi chiede frutta o granita all'amarena di cui siamo sforniti. Si stringe nelle spalle, mentre lei ci tiene sott'occhio. Alzo le mani nella sua direzione e le faccio il segno col pollice e l'indice a "L" sdraiata. Altresì detto "Cheppalle!".
Lei ride.
"No, davvero!" continuo seria, mentre gli servo un pezzo di schiaccia, "adesso è così, ma pensa quando sarà incinta e ti dirà -Amore, ho voglia di Burro di Karitè, non è che faresti un salto in Paraguay?"
Etichette: estate, il barretto, la ragazza dell'ombrellone 67, mare
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