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domenica, aprile 05, 2009

Fase 1- La Rabbia

Martedì, Ore 8:45.
Il cellulare vibra. Mi sveglio di botto, convinta che sia la sveglia delle 10:30 ed invece sullo schermo appare la scritta “Chiamata in arrivo”. Intontita dal sonno, senza occhiali, e facilitata dal display rotto, non capisco chi sia l'interlocutore.

“Pronto?”
“Dormivi ancora?”
“...”

Dall'altra parte della cornetta c'è la mammallacoque con un tono di voce indefinibile: le trema la voce e io non capisco se sia per rabbia o per paura. Il mio cervello è troppo rallentato per reagire decentemente.

“Perchè non sei all'università?”
“Ho il corso di pomeriggio..”
“E perchè non sei all'università?!”
“Ma..perchè ce l'ho di pomeriggio..”
“Ah. Perchè non ci chiami più?”
“Mi avete detto di tornare a casa il meno possibile”
“Di tornare a casa, non di chiamare!”

Mi si confondono le idee. Per un momento penso che sia l'ennesimo incubo notturno, forse un po' più reale del solito.

“Ma perchè mi hai chiamata? E' successo qualcosa?”
“E cosa può succedere ancora? Eh?”

So perfettamente questa parte del copione: adesso attacca con la storia che la loro vita è finita, che sono stata una bugiarda, che ha avuto uno scompenso cardiaco, che babboallacoque è depresso..

“Sono problemi vostri mamma. Io sto bene.”
“Ah, stai bene?” La voce inizia a incrinarlesi di più.
“Sì mamma, sto bene. Sono felice.”
“Ah.. allora non ci pensi a noi?/ Eh? Ti sembra normale quello che stai facendo?”
“Mamma sto male per voi, ma non ci posso fare niente.E il vostro stare male è un modo.. stupido. E' come se io stessi male perchè tu sei di carnagione bianca e invece ti volevo scura di pelle..”
“Almeno i neri.. i neri ci nascono così!”
“Mamma..per favore. Per favore.. non iniziare ad offendermi, te l'ho già spiegato. Te l'ho già spiegato.”
“Ma i genitori di ila-m lo sanno? Eh? Lo sa sua sorella?”
“Sì mamma, sua sorella lo sa e non ha problemi. Se vuoi ti do il suo numero di telefono, così ci parli. Ti farebbe bene parlarne: hai questa rabbia immotivata, repressa, e magari sfogarti..”
“No, no non voglio chiamare nessuno. E' gentaccia quella!”
“Mamma..”
“Allora.. allora niente, l'importante è che sei felice te, che stai bene te..”
“Mamma.. ascoltami, Cristo!”
“No no, ho già ascoltato io..”
“Allora che diamine mi chiami a fare? Le telefonate servono per parlare e ascoltare!”

Tu tu tu tu..

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3 Commenti:

  • Alle 10:16 PM , Blogger giraffa.c ha detto...

    Resisti! :-)

     
  • Alle 10:25 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    ..'nculo alla balena, Ovetto..pensa che molto probabilmente ti voglion bene ma non capiscono un piffero di quel che fai e poco di quel che sei..

    No Blogger

     
  • Alle 7:03 PM , Blogger Silvia ha detto...

    Non mollano, eh :(

     

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