Site Meter

domenica, luglio 06, 2008

Il barretto

Sono ormai passate più di due settimane da quando ho iniziato a lavorare nel barretto, come barista.
A conti fatti, credo che questo sia uno dei migliori lavori che abbia mai fatto.
La classifica, attualmente è: (dal peggiore al migliore)

1 - Cameriera nella prima Pizzeria: avevo 16 anni, ed era un vero e proprio sfruttamento minorile;
2 - Cameriera (3 giorni di prova) al Pub: semplicemente massacranti, senza parlare del ritmo biologico che andava a farsi fottere;
3 - Aiuto cuoca alla Nave dei Folli: più che altro per quelle 14 ore giornaliere che la scorsa estate mi hanno impedito di vivere un attimino l'estate..
4 - Cameriera nella seconda Pizzeria: alla fine non è stato malissimo. Solo che detesto fare la cameriera.
5 - Barista nel barretto: c'è ancora tempo per peggiorare ;)
6 - Pulizie condominiali: alla fine spazzare non è così male..
7 - Ragazza dei pacchetti natalizi al negozio di Milano: la paga era esagerata, le mance pure, e non ho lavorato neanche poi più di tanto!

Quindi.. non mi lamento poi più di tanto.

Il barretto nel quale lavoro è minuscolo, e di forma quadrata: è questo il problema, perchè.. vengo "attaccata" da 3 lati su 4, anche se è ricapitato che bambini entrassero dalla porta, a chiedere cingomme, caramelle e lecca lecca.
Al centro del barretto stanno tutte le macchine necessarie: davanti al primo lato quella del caffè e della cassa, nell secondo la lavastoviglie e l'acqua alla spina, nel terzo granite, thè freddi e cremosini e infine, di fronte alla porta, lui: il freezer dei gelati.
Ovviamente non finisce qui, perchè il barretto è pieno zeppo di magici cassettoni-frigo in cui si può trovare di tutto: dall'estathè in brik al succo di frutta al gusto più assurdo, fino ad arrivare a birre, aperitivi, bevande energetiche..
Fortunatamente l'acqua si trova anche in uno dei due frighi dislocati all'esterno, nella zona dei tavolini, così basta indirizzare il cliente verso il frigo, poi schiacchiare il telecomando d'apertura (antiscippo, che roba!) ed il gioco è fatto.

Al barretto, sfortunatamente, facciamo anche i primi, i secondi ed i panini.
Quelli surgelati della 4 salti in padella findus.
Così il barretto trova la propria prole a circa 5 metri di distanza: il casottino dell'algida, altrimenti detto Forno Crematorio.
Essendo provvisto di 5 microonde ed un forno non starò a dire le temperature equatoriali che si raggiungono là dentro: l'unico secondo di ristoro è quello che ti permette di acciuffare la busta dei Ravioli al Pomodoro, o delle Penne Tricolore.

Tutto il resto è un continuo via vai fra il barretto, il Forno, il Freezer dei gelati, la Lavastoviglie, la Macchientta del Caffè, la Macchinetta delle Granite, la Birra alla Spina (Peroni, bleah!), il Vino Bianco Frizzante alla spina (sì, ci sono anche le spine, in un ANGOLO fra il secondo ed il terzo lato!!), e cassettoni vari.. di cui parlerò più avanti, assieme al resto dei clienti tipici.

Etichette: , , , , , , ,

3 Commenti:

  • Alle 10:56 PM , Blogger giraffa.c ha detto...

    Epperò, ovettoskj (scusa ma oggi, non so perchè, mi sento un po' bolscevica) a questo punto, serve una foto del barretto..perchè, tra macchinette, frigo, panini e spine, mi piacerebbe sapere in quale angolino ti hanno rintanato!;-)

     
  • Alle 12:50 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Ovvetto in un angolinoooo sono tornata solo ora da cataniaaaaa stanca morta feliceeee

     
  • Alle 11:41 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    ..dov'è l'Ovetto? ma ovvio, o Giraffa stralunata, distratta e bolscevika: è nel portOvetto ;-))

    No Blogger

     

Posta un commento

<< Home page