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martedì, giugno 24, 2008

Strana notte

E' stata una notte strana, quella di ieri sera.

"Non è durata molto, non ci sono stata molto. Ma mentre bevo caffè nero amaro riconosco in una nuvola di vecchio tabacco quell'odore di medicinali e qualcosa mi tocca in quel punto dolente e una ferita di due anni fa si apre come un cadavere e una vergogna a lungo sepolta grida il suo tremendo ripugnante dolore." (Sarah Kane - Psicosi delle 4 e 48)

Come non facevo da tempo, per ricercare un equilibrio interiore mi sono rivolta al mio amato Golfo nero, là su quelli scogli che fecero da palcoscenico al mio primo bacio con ila-m.
Una notte calda, priva di vento, e si sentiva a stento la debole risacca del mare, mentre le onde carezzavano gli scogli sui quali ero rannicchiata.

Davanti a me solo una macchia di pece nero, sulla quale in lontananza brillava una luce di nave, o più lontana ancora qualche città dell'Elba.
Sulla destra, guardando verso la costa, a ritmi interrotti sbuffi di fumo rosso si alzavano dalle ciminiere dell'acciaieria.
Alle mie spalle le luci della città e gli schiamazzi di qualche banda di adolescenti, poi solo il silenzio interotto dal canto dei grilli.
L'unica mia compagna è stata la Luna, vestita di arancio, che mi guardava da lontano.

Sono stata ore su quell'isola protetta, a scrutare nel mare immobile e nella mia mente.
Poi c'è stato un piccolo, impercettibile bagliore, nell'acqua.
All'inizio ho pensato si trattasse di qualche strano riflesso della superficie, ma guardando più attentamente ho notato che ce ne erano più di una, di queste strane scintille dal colorito azzurro pallido.
Ora qua, ora là, proprio sotto di me, cambiavano posto in continuazione.

Ho tentato invano di capire cosa fossero, sia illuminando con una piccola torcia, sia provando a fare qualche scatto con il flash.
L'unico animaletto che sono riuscita a catturare in foto, oltre che ad una miriade di lumache marine, è stato una piccola tracina, fra l'altro molto spaventata.

Il caso ha voluto che nei dintorni non ci fosse neanche un pescatore, cosa strana visto che solitamente di notte se ne trovano a frotte sulla riva (specialmente nei luoghi in cui io ed ila-m solitamente andiamo a rimpiattarci), così per adesso mi tengo ancora la curiosità.

Forse, quei bagliori, li ho solo immaginati.
Così come mi è sembrato di aver visto un pesce saltar fuori sul pelo dell'acqua, mentre me ne tornavo verso la strada, con un umore decisamente migliorato.

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4 Commenti:

  • Alle 3:21 PM , Blogger MyP ha detto...

    Io, quando sono in umore pessimo, mi nascondo nei libri.
    Certo, ci fosse il mare ... sarebbe fantastico poter leggere su uno scoglio!
    :-)
    Smack
    MyP

     
  • Alle 3:53 PM , Blogger giraffa.c ha detto...

    Anch'io abito a due passi dal mare, proprio due, e ogni tanto vado a trovarlo, per "resettare" l'umore..fa effetto, almeno per un po':-) sai che fai delle foto veramente belle? Complimenti! Se sapessi usare flikr..

     
  • Alle 10:22 PM , Blogger UovoallaCoque ha detto...

    Uhm, J ma come fai?
    Quando sono giù di corda non ho la concentrazione di leggere!

    Giraffa: così mi fai arrossire!!
    Comunque Flickr non è difficile da usare, se vuoi ti dò qualche dritta! =)

     
  • Alle 4:32 PM , Blogger giraffa.c ha detto...

    Qualche dritta? Certamente sì! Anche se mi servirebbe un intero corso!!;-)

     

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