Si bubbola dal freddo
Un freddo così io ero abituata a sentirlo a Gennaio.
Ma immagino che fosse merito del mare, e di tutta quella storia dell'immagazzinamento marino del calore che viene rilasciato nelle ore più fredde e bla bla bla.
Ecco: qui a Milano non c'è il mare.
E si bubbola dal freddo.
Anche perchè il termostato della casa deve avere qualche problema: è sotto la minima ma non parte.
E ila-m non ha voglia di andarci ad aggeggiare.
Così in casa ci sono 18,4°C ed io congelo.
In particolare la mano che usa il mouse ed il naso.
Credo che domani mi sveglierò con il mal di gola.
Dopotutto stasera erano 5°C.
E' il prezzo da pagare per essere voluta uscire nel centro-sud di Milano, la parte che preferisco della città.
Quella che va dal Duomo ai Navigli.
Certo, potevamo benissimo prendere il 3 senza farcela tutta a piedi.
Però il 3, preso dal Duomo, equivale ad un viaggio in piedi.
E quando fai un viaggio in piedi, pressata come una sardina, non ti godi lo spettacolo che invece hai da seduta.
Da seduta è tutta un'altra cosa.
Da p.za Cordusio a p.za 5 giornate è un tratto che adoro: mi leggo Pinter seduta sul tram, e di tanto in tanto butto un'occhiata di sotto. Il tram naviga fra una marea di persone tutte affaccendate che ignorano che qualcuno le stia guardando, poco più in alto.
Ma immagino che fosse merito del mare, e di tutta quella storia dell'immagazzinamento marino del calore che viene rilasciato nelle ore più fredde e bla bla bla.
Ecco: qui a Milano non c'è il mare.
E si bubbola dal freddo.
Anche perchè il termostato della casa deve avere qualche problema: è sotto la minima ma non parte.
E ila-m non ha voglia di andarci ad aggeggiare.
Così in casa ci sono 18,4°C ed io congelo.
In particolare la mano che usa il mouse ed il naso.
Credo che domani mi sveglierò con il mal di gola.
Dopotutto stasera erano 5°C.
E' il prezzo da pagare per essere voluta uscire nel centro-sud di Milano, la parte che preferisco della città.
Quella che va dal Duomo ai Navigli.
Certo, potevamo benissimo prendere il 3 senza farcela tutta a piedi.
Però il 3, preso dal Duomo, equivale ad un viaggio in piedi.
E quando fai un viaggio in piedi, pressata come una sardina, non ti godi lo spettacolo che invece hai da seduta.
Da seduta è tutta un'altra cosa.
Da p.za Cordusio a p.za 5 giornate è un tratto che adoro: mi leggo Pinter seduta sul tram, e di tanto in tanto butto un'occhiata di sotto. Il tram naviga fra una marea di persone tutte affaccendate che ignorano che qualcuno le stia guardando, poco più in alto.
Etichette: freddo, ila-m, la casina, la mia insegnante di teatro, milano, noi, uovoallacoque
1 Commenti:
Alle 10:07 PM ,
NelFondoDegliOcchi ha detto...
Io non riesco a leggere nè in tram nè in metro, però adoro quella "marea di persone tutte affaccendate che ignorano che qualcuno le stia guardando..."
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