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domenica, febbraio 28, 2010

LUSH(atemi respirare in pace) #2

Credevo di aver chiuso definitivamente con questo negozio.
Ma mi sbagliavo.






Sul treno delle 18.32 che da Pisa va a Firenze è sempre un miracolo trovare posto, un po' come quello delle 14.27 il venerdì, ma col tragitto all'incontrario: fortunatamente in quest'ultimo c'è sempre qualche posto vuoto accanto a qualche ragazzo di colore che deve scendere a Pontedera (grazie razzismo, grazie!)
Stranamente questa volta io ed ila-m abbiamo avuto fortuna, e tornando alla bella Fiorenza ci siamo sedute accanto ad una ragazza intenta a leggere "Non buttiamoci giù" di Horby, cosa che le ha fatto guadagnare la mia stima.
Ci sistemiamo sui sedili, io inizio a leggere Julie&Julia (da cui l'ononimo film) prestatomi da Sara-sca (finalmente tornata dall'erasmus) mentre ila-m si dedica alla settimana enigmistica.
Il tempo che il treno parta che mi accorgo di qualcosa di strano:

"Perchè questo vagone profuma?" domando ad alta voce
"Magari lo hanno appena lavato" risponde ila-m
"Mpf, più probabile che ci sia qualche commessa LUSH seduta da qualche parte!"
"Ma quanto sarai scema?" e si rimette a fare parolòe crociate.

Io cerco di mettermi il naso in pace e di concentrarmi sul libro, ma proprio non ci riesco. E' più forte di me!

"No, sul serio.. questo è il tipico odore LUSH!" e mi metto a guardarmi attorno, nell'intento di scovare la fonte dell'odore.
Poi, lo vedo: nella corsia di fianco, un ragazzo che guarda nella mia direzione, annuisce ed alza l'indice con l'espressione di chi è stato colto con le mani nel sacco.
Scoppio a ridere e distraggo Ila-m dal suo 3-verticale, nome-di-donna-tre-lettere: l'intramontabile ADA.

"Visto? Avevo ragione!" e glie lo indico.
Il poveretto conferma nuovamente.
Al che Ila-m gli pone la domanda. Non la domanda: la domanda.
"Ma.. ma come fate a sopravvivere?"
"Beh. Il cervello dopo un po' si abitua.. i vestiti no."

Scendiamo tutti e tre a Santa Maria Novella.
Sono passate tre ore, ma il naso mi pizzica ancora.

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domenica, febbraio 14, 2010

L'amore a San Valentino

Io ed Ila-m, in 5 anni e mezzo di relazione, non abbiamo mai festeggiato San Valentino: ci è sempre sembrata una festa a scopo consumista.
Quest'anno, però, abbiamo fatto uno strappo alla regola e siamo andate sul trasgressivo.
Sono passata in orifizieria per chiedere un regalo speciale per ila-m, che adesso se ne sta stesa a letto con il suo bel virus gastrointestinale: bacinella da un lato e supposta dall'altro.
Considerando che la guardia medica che ho chiamato ha finito tutto il plasil intramuscolare, e che mi sono sentita rispondere "Non so come aiutarla".. si prevede una lunga notte di vics vaporub sotto al naso per evitare il peggio ad ogni svuotamento di bacinella.

That's Amore!

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martedì, febbraio 09, 2010

.Ad un anno dal coming out

Giusto in questi giorni ricorre l'anniversario del mio coming out , anche se sarebbe più appropriato parlare di "finding out".
Mi domando cosa sia cambiato in questi dodici mesi fatti di poche parole, di frasi lasciate a metà, di frecciatine velenose, di sospiri, di voci tremule, di occhi arrossati, di delusione reciproca.

"Devi vedere come è bellina la figlia di Sara.."
"Chi?"
"Di Sara, la figlia del Dottore!"
"Ah sì?"
"Sì.."
".."
".."
"E te quando me lo fai un nipotino?"
".."
".."
"Esco. Non torno per cena."



Non è cambiato un cazzo.

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mercoledì, febbraio 03, 2010

LUSH(atemi respirare in pace)

Se dovessi rispondere alla domanda "C'è un negozio che ti inquieta, nella tua città?" non risponderei "Il museo dei serial killer e della pena di morte" di via Cavour, o "L'apostolato liturgico" di Piazza Duomo. No.
Se c'è un negozio che mi inquieta, e lo ha sempre fatto fin dai tempi in cui abitavo a Milano, è sicuramente il negozio LUSH.

Quando c'è un negozio Lush nei paraggi, lo senti da chilometri di distanza.
Non appena il tipico odore Lush (un mix esplosivo fra Gelatine doccia, Burroni, Cazzilli, Saponi e chi più ne ha piu ne metta) raggiunge i recettori nasali, nulla può più fermarlo. No: neanche la ditata di Vicks Vaporub sotto al naso.
Ecco che, in una frazione di secondo, l'impulso nervoso è partito verso il sistema limbico, l'ipotalamo, l'amigdala ed infine approdato alla corteccia olfattiva primaria.
A quel punto il danno è fatto: mentre una manciata di neuroni olfattivi sono morti all'istante, quelli motori sono letteralmente andati in tilt, e la vostra deambulazione è volta verso il negozio. Già, perchè a quel punto l'odore Lush si è trasformato in una vera e propra droga,tipo Popper insomma, procurandovi vasodilatazione, rilassamento della muscolatura ed euforia. Solo che l'effetto non dura 30 secondi!

Una volta arrivati davanti al negozio, due sono le reazioni possibili: i forti di spirito hanno un'overdose e si allontanano, i deboli.. entrano.
Fortunatamente faccio parte della prima categoria, ma ho avuto modo di far parte anche della seconda (il Natale e la mancanza di idee-regalo provoca questo e altro) e di restare con le narici dilatate per ben 2 settimane.
Per carità: niente da ridire sui valori che dicono di avere (il motivo delll'estinzione dei Dodo mi è sempre stata sospetta), ma vogliamo parlare dei nomi?
No, dico: i nomi.
Immaginatevi una conversazione fra due giovani teenagers appena uscite da quel negozio (con 100 euro di meno nel portafogli, perchè alla fine a mio avviso non è che sia il massimo della convenienza..)
"No, ciè Famolo, Sesso e Volentieri..? Strafrico!"
"No, xkè, vogliamo parlare di Sex Bomb e Somma goduria?!"

Mah, resto perplessa.
Perplessa e fedele all'Erboristeria dell'angolo, quella in cui entrando vengo accolta da un delicato odore di spezie e dall'erborista di fiducia che mi sorride tranquillo, e non isterico come le povere commesse della Lush, che squittiscono in falsetto e che a fine turno di lavoro si ritrovano a compiere gesti tipo questo, dettati dai fumi dei sopracitati prodotti.
Sorrido di rimando all'erborista, e chiedo un etto e mezzo di semi di finocchio, cinquanta grammi di menta essiccata, tre radici di liquirizia e dell'anice stellato per le mie tisane.

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