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domenica, dicembre 21, 2008

E' stata una lunga notte

quella appena trascorsa.
Sono riuscita a passarla in ospedale,con la complicità di sua sorella e inventando un sacco di stronzate ai miei.
Non so quanti caffè ho bevuto che non erano necessari: non sarei comunque riuscita a prendere sonno.
Vederla dormire sotto morfina e antidolorifici, con tutti quei tubi che escono da sotto il lenzuolo è tremendo. C'era quello per la bile ed i succhi gastrici (fortunatamente tolto stamattina) che le partiva dallo stomaco, passava per la gola e le usciva dal naso. Poi i due dei drenaggi, il catetere, le flebo.. non riesco a capire come io non sia svenuta, a differenza di sara-sca che ieri mattina è caduta giù come una pera, con il risultato che mi sono divisa fra il pronto soccorso e il reparto chirurgia.
Non so quanto ho pianto, cercando di non singhiozzare per non svegliare lei e la sorella che è crollata dopo poco sulla poltrona.

Vorrei starle accanto sempre, 24 ore su 24. Non mi importa di nient'altro: mangiare, bere, dormire. Niente ha senso. Mi basta solo starle accanto, tenerle la mano, farle i massaggi leggeri sui grandi cerotti bianchi per tentare di stimolare lo stomaco che ancora non vuole ripartire, di contare le gocce che cadono dal sacchetto della flebo, di bagnarle le labbra con la garza imbevuta di acqua, di controllare che la morfina non sia finita, di scoprirla quando ha caldo e coprirla quando ha freddo, e di farla ridere un po' facendo il verso alla vecchia del lettino di fronte che ha chiacchierato come una pazza per tutta la notte, e che assomiglia in modo terrificante al cavallo del Guernica di Picasso.
E so che non dovrei farla ridere, perchè le tirano i punti sulla pancia.. ma vederla sorridere anche solo per un istante mi fa sentire il cuore caldo. E sarebbe stato sicuramente meno doloroso se tutto questo fosse successo a me. A me, non a lei.

C'è di positivo che la ripresa è ad un buono stato. Stamattina, mentre ero a dormire un paio di ore da egi, l'hanno messa a sedere sulla poltrona, per una mezz'oretta.
Ed io aspetto con ansia il giorno in cui le toglieranno i drenaggi.Aspetto di poterla riabbracciare, fragilmente, di toccarla come si toccano i papaveri, di darle cento baci sulle cicatrici per ogni punto di sutura.

Perchè non si guarisce solo con l'amore?

3 Commenti:

  • Alle 7:11 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    ...coraggio, il peggio dev'esser passato :-))

    p.s. ti capisco..

     
  • Alle 11:29 PM , Blogger giraffa.c ha detto...

    Ovetto, leggo solo ora..spero tanto che Ila-m si riprenda velocemente, l'amore da solo forse non basta ma è un grande sostegno alle medicine e ai tubicini, è importante che tu le possa stare accanto, un abbraccio:-) capisco molto bene la tua frustrazione, caro ovetto..

     
  • Alle 1:27 PM , Blogger Lillo ha detto...

    Forse non sembrerà a te, che l'amore guarisca le ferite.

    Aspetta che si rimetta in piedi e poi chiedile cosa avrebbe fatto se non ci fossi stata tu.

    Eh, altrochè.

    Forza und coraggio, anche io sono convinto che il peggio sia passato.

    Go go go.

    Bacio,
    -L.
    P.S.: la spalla è in ripresa, grazie :D

     

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