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domenica, ottobre 25, 2009

High and Fly

Ricordo che ero piccola,e in una Pasqua utilizzai la carta di un grosso uovo per costruire un rudimentale paio di ali.
Poi salii sulla scrivania di camera e, saltando giù, provai e riprovai a volare fino a quando mia madre allarmata dai rumori non venne a vedere cosa diavolo stessi combinando.
Per imbarazzo camuffai le mie reali intenzioni con un "Giocavo.."

Da quella Pasqua di anni ne sono passati abbastanza per capire che l'uomo non può volare.
Tuttavia ogni tanto, in altri modi, mi riscopro a saltar giù da quella scrivania con la stessa speranza di quando ero bambina.
Solo che al posto di mia madre ad arrivare sono i Ragni della mia mente.


E loro non si lasciano convincere dal mio "Giocavo.."


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venerdì, ottobre 16, 2009

In quel mio mondo ideal

"Dove vai, quando non ci sei?"

Me ne ritorno qui:


E poi qui:


Mica male l'immaginazione.

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mercoledì, ottobre 07, 2009

Ce ne vorrebbero di più di mamme così!

La giornata di ieri si prefigurava come l'ennesima giornataccia: sveglia alle 7 (dopo cinque ore di sonno nel materasso a U) per essere presto in Segreteria e cercare di accaparrarsi uno dei soli 90 numeri che vengono distribuiti dalle 8.15 (e che alle 8.16 sono già finiti).
Arrivo alle 7.45 davanti alla Segreteria e scopro di aver sbagliato giorno: il martedì la segreteria è aperta il pomeriggio.
Torno a casa,mi butto sul letto e dormo fino a quando un amico della Paolina suona il campanello, mangio un panino al volo e corro di nuovo in Facoltà, col tipico rincoglionimento di chi ha dormito quando in realtà non doveva affatto farlo.
Prendo appunti a pizzichi e bocconi e alle 15.15 decido di andare a trovare ila-m al suo Polo Universitario.

Arrivata lì, un cartellone scritto a mano attira la mia attenzione: "Oggi ore 18 proiezione di Homo Fobicus nell'aula 111 del Plesso D5. Ospiti del giorno, i ragazzi dell'Arcigay di Firenze e Rita De Santis,Presidente dell'Associazione AGeDO"
Inutile dire che quell'incontro mi ha completamente rivoluzionato la giornata: abbiamo parlato non solo dell'omofobia, ma anche del "Lexicon", di "Due volte genitori", della difficoltà che hanno i gay nel donare il sangue o di quanto possa essere deleteria una canzone e poi, proprio mentre stavo per alzare la mano.. "Ragazzi dobbiamo interromperci, perchè come da programma è arrivata l'ora dell'aperitivo Jazz!"

Tutti si sono alzati per ranngiungere il luogo dell'aperitivo, e fra questi anche Rita. Timidamente l'ho avvicinata, per porle in privato la mia domanda.
C'è stata una risposta, una mano tesa, un abbraccio caloroso e la promessa di rimanere in contatto.

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sabato, ottobre 03, 2009

Basterebbe solo un po' più di faccia di culo

Ogni volta che finisce l'estate, e che riprendo la vita invernale, sono combattuta fra due sentimenti ben distinti: la felicità di tornare a vivere a Firenze (con la curiosità del "Chissà dove vado a vivere quest'anno!"), riprendere la Scuola Teatrale, frequentare gli amici fiorentini... e l'angoscia dell'università e del vedersi sparire i soldi senza avere neanche un'entrata.

Qui dall'appartamento spagnolo, infestato dalle zanzare, ogni tanto mi lascio trascinare sotto dai pensieri negativi. In quei momenti neanche la voce stridula della Paolina, che bestemmia in pisano contro il frigorifero che perde di nuovo, mi risolleva il morale. Questo perchè il mio cervello è capace di fare straordinarie associazioni mentali, di radunare tutta la merda presente nei campi università, famiglia, percezione del proprio essere, e di buttarmela addosso a palate.
Ovviamente, per fortuna, sono momenti passeggeri che ho imparato maldestramente a gestire per poi gettarmi sfinita fra le braccia di ila-m, alla quale nel frattempo ho attaccato il malumore.

Sono arrivata quindi ad una conclusione: mi basterebbe avere solo un po' più di faccia di culo.
In questo modo ieri avrei detto alla Prof. -che non mi ha accettata al corso- che è un'emerita testa di cazzo, oppure avrei iniziato a cercare lavoro tartassando negozio dopo negozio invece di guardare languidamente ogni vetrina in cerca di un cartello "Cercasi personale".


Ma si sa, io di faccia a culo non ne ho.

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giovedì, ottobre 01, 2009

C-c-c-c-c..change!

Ore 21.00 circa del 29 settembre, aereoporto di Pisa.

"Buonasera, mi sono rimaste 10 sterline scozzesi. Quanto è il cambio?"
"Sono 3 euro e.."
"Cosa?!"

La ragazza dall'altra parte del vetro mi spiega che è il giorno più sfavorevole degli ultimi tempi per effettuare il cambio.

"Se hai intenzione di tornarci ti conviene tenerle.."
"Beh, allora le tengo, grazie!"

Cinque giorni ad Edimburgo mi hanno fatta rinascere, tanto da farmi affrontare due traslochi nel giro di 24 ore.

Prossima meta?
Il Belgio.

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