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lunedì, novembre 24, 2008

Una stupida, romantica attrice nella fredda luce di Novembre

Era un sole pallido quello che è tramontato sul mare, ieri.

Fa incredibilmente male essere abbagliati dalla luce e sentire freddo.
Ho sciolto le briglie a pensieri malinconici e aperto la gabbia a dolorose epifanie: consapevolezze inventate che sembrano vere e che cadono cadono cadono addosso come macigni, mentre il vento entra dentro come mille e mille più spilli.

Questione di istanti.
I giri del motore della Limitata mi hanno strappata all'incanto proprio nel momento giusto: credo che l'attimo dopo sarei potuta scoppiare in singhiozzi senza una ragione precisa.
Solo perchè quel tramonto sull'acqua era tremendamente bello.

Stupida, stupida romantica attrice.

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lunedì, novembre 17, 2008

E

E scrivo da questo notebook Asus della serie "EEE" trovato in offerta una settimana fa all'Ipercoop che non potevo non comprare per essere lo stereotipo della perfetta studentessa universitaria sfigata: ruolo che mi si addice benissimo, data la mia identità da matricola sperduta nella vasta giungla fatta da bacheche stracolme di annunci, orari delle lezioni improvvisamente posticipati, aule magne (giustamente) occupate, scambi di frasi che mirano esclusivamente (o quasi) agli appunti di una lezione perduta.
Mi sto adattando.
Parto da casa con un largo anticipo sapendo che il 72 passa quando vuole, ed arrivata alla Rotonda Barbetti mi faccio a piedi la strada fino alla stazione.
Altro autobus fino al Duomo e nuovamente a piedi fino al Polo storico.
Uso un solo blocco di appunti e mi porto dietro una bic nera che funziona quando vuole.
Sono sorda. Scambio fischi per fiaschi, "Giulio" per "Bruno" e "Pinocchio" per "Finocchio", cosa che spesso mi fa voltare verso il vicino per dire con espressione idiota "Scusa, che ha detto?"
Guardo con ammirazione mista a soggezione chi si è già perfettamente ambientato in questo nuovo habitat: ragazzi con la barba incolta e gli occhialetti tondi, ragazze profumate con gli stivali coi i tacchi ed le camicette bianche sotto ai maglioncini color pastello.
Impossibile evitare il confronto, con le mie scarpe da ginnastica ingrigite, i maglioni troppo larghi ed i capelli arruffati.


E per ora va così.
Ho fatto conoscenza con un paio di ragazzi: uno mi ispirava particolarmente, l'altro invece per osmosi. Al primo non è ancora spuntata la barba,ha qualche chilo di troppo e grandi occhi sorridenti. Ha modi di fare un po' goffi ed impacciati, è sicuramente gay anche se ancora non lo sa. Esattamente come me ha iniziato in ritardo: ci siamo riconosciuti alla seconda lezione.
L'altro è alto e dinoccolato, con questi zigomi ossuti che mi ricordano tanto il Biagio ai tempi in cui lavoravo come cameriera al Pirata, ormai quattro anni fa.

E sto recuperando lo studio arretrato.
Sono in pari con storia del cinema, se escludiamo i film che devo ancora guardare, ma adesso tocca a storia del teatro: al ricevimento del Professore mi è stato dato da leggere un libro in più, come sostituzione degli appunti mancati.

E non penso: agisco.
Cosa che si è rivelata utile anche ieri sera, per risolvere alcuni problemi sorti da un po' con ila-m, perchè sì: come in ogni coppia,i problemi non mancano.
Solo che spesso siamo noi a crearceli.

That's all!


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lunedì, novembre 10, 2008

Io non so

se la strada che ho intrapreso sia giusta o sbagliata.
Non ha senso starselo a chiedere: non è mia intenzione farlo,ed inoltre la risposta arriverà solo col tempo.
Fatto sta che adesso sto meglio. Decisamente meglio.
Sono più tranquilla ed ho ritrovato un equilibrio che temevo perduto.

E' stato un cambiamento improvviso, portato da una notte insonne di meno di due settimane fa.
Così adesso sono una studentessa universitaria a tutti gli effetti, e fa una strana impressione vedere quella indecente fototessera incollata sul libretto della Facoltà di Lettere e Filosofia, iscritta al corso di laurea DAMS.

I giorni scorsi sono stati pieni di impegni: dalla ricerca dei libri universitari ( rigorosamente usati), allo spedire mail ai vari professori, dal capire come accidenti arrivare in facoltà senza perdermi per i vicoletti di Firenze, al partecipare all'incontro della Guzzanti in Piazza Signoria.

E.. sì, lo so: è un po' come essere tornata sui miei passi.
Ma dal vicolo cieco della paura della vita sono passata alla tangenziale della vita stessa e, dato che per adesso sto bene così.. evito di pensare al passato, al futuro, di farmi domande o di crearmi paure: ci provo e basta.


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