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giovedì, maggio 29, 2008

La casina ina ina

sta progressivamente diventando sempre più anonima.
Staccate le foto, tolti i soprammobili, messi via i libri.. perfino le tende, a breve, verranno sostituite con quelle originali.
Eppure, continuo ancora a sentirla mia, nostra.
Le valigie sono quasi pronte e rimangono da sbrigare le ultime cose: lavare gli ultimi panni, informarsi dal veterinario come far dormire il gatto per tutto il viaggio, spedire il computer..
E, domani sera, passerò a salutare i ragazzi della compagnia.
Sarà il mio ultimo giro panoramico di Milano, di quella Milano notturna e semi-deserta che mi piace tanto.

Ieri sera, sistemando i libri, mi è capitata sotto mano "La Signora Dalloway", della Woolf: libro che in passato ho provato a leggere più volte senza mai riusicre a terminarlo, mentre ieri sera quelle stesse parole scorrevano veloci sotto il mio sguardo.
Dopotutto, sono fermamente convinta che nessun libro sia illeggibile: basta saper aspettare il momento adatto.
Ad esempio, non credo che ora come ora riuscirei a ri-leggere parecchi libri di Coelho (eccezion fatta per "Veronika decide di morire").

Insomma, per adesso lo sto leggendo ed anche con molto interesse.
In fondo la Woolf è sempre stata una donna che mi ha incuriosito, per la sua straordinaria sensibilità.
Starò a vedere. Anzi, a leggere!

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martedì, maggio 27, 2008

"Sto per cinque!"

Sembra ieri che tenevo il conto alla rovescia per trasferirmi a Milano, quando invece sono passati otto mesi. Otto mesi..

E adesso eccomi qui, "sto per cinque!" si direbbe ad una partita a Tombola.
Cinque numerini al ritorno in Toscana. Alla Tombola.
Il trasloco mi mette ansia, e con la mia ansia metto il malumore ad ila-m.
Oggi, ad esempio, ho dovuto assolutamente fare una valigia con tutti i vestiti invernali.
Valigia che, quasi sicuramente, domani disferò perchè stanotte mi renderò conto che ha ragione ila-m: "Meglio spedirli giù con la posta! Un pacco da 30 chili, sai quanti maglioni ci metti?"

Questa mattina sono pure riuscita a dissuadere babboallacoque, che si era messo in testa di voler venire su a tutti i costi, per aiutarmi con il trasloco... in treno!
Beh,per ovvie ragioni in treno: la Limitata non reggerebbe un viaggio così lungo. E babboallacoque farebbe un incidente stradale ogni 100 km.
Il piano di mammallacoque era maleficamente perfetto: "Lui viene il 30 pomeriggio, il 31 sera ha un torneo di scacchi lì da quelle parti e.. partireste il giorno dopo! Si porta due valigie e ci mettete dentro tutto!"
No, dico: stiamo scherzando?
Con babboallacoque in casa, per più di 48 ore consecutivamente:
a) Ila-m si friggerebbe i nervi in padella;
b) Pianerottolo tenterebbe il suicidio dalla finestra, chè babboallacoque ha sempre avuto 'sta fissa di aprire a forza la bocca ai gatti. Bah!
c) Io finirei con il diventare isterica dopo cinque minuti, con tutte le miriade di domande retoriche (le solite domande ad intervalli regolari di cinque minuti) ed i suoi "eh!" di intercalare.
No no, sono anche mestruata. Babboallacoque sarebbe la ciliegina sulla torta davvero.

E poi mi voglio godere questi ultimi giorni di intimità con ila-m, dato che da giugno si rinizia con il far finta d'essere amiche, con i baci rubati sulla spiaggia di notte.. a dire il vero neanche sappiamo quanto riusciremo a vederci quest'estate, con l'insicurezza degli orari di lavoro e tutto il resto.

Il tempo è prezioso, e l'ora è tarda.
Io vado a letto ;)

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venerdì, maggio 23, 2008

L'eterna codarda

Riflettendoci sopra mi sono accorta che non è tanto prendere una decisione che mi spaventa, quanto le conseguenze della decisione stessa.
O meglio, affrontare le immediate conseguenze, ecco.
La verità è che sono un uovoallacoque codarda, l'ho sempre detto, e piuttosto che affrontare un problema (e tutto ciò che ne consegue) preferisco rimandare fino all'ultimo e.. magari girarci attorno!

In realtà io, la mia decisione, l'ho presa da tempo.
Ho addirittura scelto la facolta che prendeò il prossimo anno, all'università di Firenze e.. perfino il Laboratorio Teatrale che vorrò fare!
Il problema è: come dirglielo alla compagnia?
Sì, perchè ovviamente vorranno delle spiegazioni, e a me non va di darle perchè sono.. personali.

Fra esattamente 8 giorni faremo ritorno in Toscana, e già siamo alle prese con tutti i problemi del trasloco (è incredibile come gli oggetti abbiano la proprietà di moltiplicarsi, in un anno. Specialmente i libri!), ma io non ho ancora detto nulla alla compagnia.

Entro oggi vedrò di mandare un sms, con il quale chiederò quando potrò andare allo spazio, per salutarli.
Già so che proverò una piccola stretta al cuore, rientrando nello spazio e sentendone l'odore.
Così come mi faranno male i saluti, perchè nonostante le promesse del "Dai, tornaci a trovare ogni tanto!" probabilmente non li rivedrò mai più.

Ecco, sono queste immediate conseguenze che non mi va di affrontare.

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lunedì, maggio 19, 2008

Nella Tana del grillo

Oggi pomeriggio, dopo aver insistito al lungo, sono riuscita a farmi accompagnare da ila-m a fare fotografie, cosa che solitamente lei detesta perchè passo decine e decine di minuti nelle posizioni più assurde a scattare a fiori, o ad insetti che spesso non superano il centimetro di grandezza.

Così, senza andare troppo lontano da casa, abbiamo optato per il Parco Nord: decisamente bruttino rispetto al BoscoInCittà o a Parco Sempione, ma visto che erano già le 17,30 passate..

Effettivamente sono rimasta un po' delusa dalla mancanza di cespuglioni in cui imboscarmi e mi sono dovuta accontentare di qualche cespuglietto artificiale, quando ad un certo punto abbiamo sentito un "cri cri" provenire da un punto indefinito.
Così ci siamo messe alla ricerca del grillo, ed abbiamo impiegato una buona decina di minuti prima di trovare.. la sua tana!
La domanda era: come stanarlo?
Stando immobili usciva giusto il tempo di rigirarsi (ci dava palesemente il culo) e tornare dentro.
Tutte accucciate a terra abbiamo destato la curiosità di un signore che passava di lì, e che invece era alle prese con la fotografia dei fiori: dopo cinque minuti di attesa, però, se ne è andato, mentre io ed ila-m aspettavamo imperterrite.

Poi ad un tratto c'è tornata in mente la storia che racconta Terzani sui grilli da combattimento, una pratica molto in voga in Cina (pare ci scommettano dei veri capitali negli.. scontri!), ed in cui per far arrabbiare uno dei due grilli e dare così il via al match, gli si picchietta il culo (oh, ma ci sono fissati 'sti grilli col culo eh!) con un.. baffo di topo!
Ora, di baffi di topo a portata di mano non ne avevamo, e quindi abbiamo provato (anzi ila-m ha provato!) con un sottile stelo d'erba e.. ha funzionato!
Dovevate vedere come s'incazzava!

A questo punto il gioco sarebbe stato fatto se solo io non avessi uno schifo fottuto per gli insettoni grandi che se schiacciati fanno crock. E quello era veramente enorme.
Così sono passati altri dieci minuti prima che io riuscissi a fare una fotografia non mossa: dopo una decina di scatti ci sono riuscita, e dopo me la sono data a gambe levate!
Tornando a casa ila-m ha passato tutto il tempo a prendermi per il culo, ma mi ha fatto piacere vederle il sorriso sulle labbra, dopo 2-3 orette di fotografia!

Ah, quasi dimenticavo siccome non ho il coraggio di postare la foto intera sul blog, metto il link di flickr (che ultimamente sta diventando una vera e propria droga, con tutti i vari gruppi in cui possono invitarti a postare le foto più belle).
Eccola.. qui.

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venerdì, maggio 16, 2008

L'eterna indecisa

Solitamente prendere una decisione, anche la più banale, innesca in me uno strano meccanismo di valutazione di pro e contro, di probabilità, di "se" e "ma" che fa variare il tempo della decisione da un minimo di 10 minuti ad un massimo di un paio di settimane, qualora la decisione sia particolarmente importante ed io abbia tutto quel tempo a mia disposizione.

In quel lasso di tempo, accosto ai miei ragionamenti tutta una serie di pareri ed opinioni delle persone più fidate.
Dico "accosto" quando in realtà sarebbe più appropriato dire "tento di far decidere agli altri".
Quando proprio sono in crisi mistica arrivo al lancio della monetina, a fare il gioco del "se.. allora..": insomma, farei di tutto pur di rimandare il momento della decisione.

Alla fine, però, arriva il momento limite: mica posso lanciare tutte le volte una moneta per decidere fra i biscotti al burro o quelli alla crema di riso, no? ;)
La mia insegnante di teatro, "Lore", dice che:
"Hai presente un laghetto di montagna? Fresco, limpido, con tutti i pescetti che chiacchierano allegramente? Ecco, adesso sei nella condizione in cui si troverebbe se qualcuno ci buttasse dentro un enorme sasso: l'acqua torbida, i pescetti impazziti e incazzati, ecc. Devi aspettare che la sabbia di depositi nuovamente sul fondo e che l'acqua torni limpida. Allora potrai vedere davvero quello che c'è dentro di te. "

Mah, speriamo solo di non fare la fine di Narciso, a guardare in questo laghetto che, più che laghetto, mi sà tanto di pozzo.

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martedì, maggio 13, 2008

In questi giorni felici

fatti di "scampagnate" nei parchi di milano, di mostre en plein air, di campi di papaveri, di film serali, di spettacoli teatrali,di BigMac menù, di salsicce e wurstel a colazione, di riscoperta di un sentimento che credevo di aver perso.. arriva la notizia sconvolgente.

Quella che fa parte della categoria "no list", perchè come come puoi metterti lucidamente a stilare una lista dei pro e dei contro, quando si tratta di una decisione che potrebbe.. (esagero? Sì dai, esagero!) .. cambiarti il futuro?

Ieri sera sono entrata nell'ormai familiare scantinato teatrale con in mente la mia decisione di lasciare, a malincuore, il laboratorio.
Ho fatto due calcoli prettamente economici, e aggiungendo il pessimismo di fondo.. ho visto che forse non conviene rimanere qui anche tutto il mese di giugno.
Perchè.. se andasse allo stesso modo di maggio?
Quanti incontri abbiamo fatto questo mese, in cui eravamo al completo?
Io non lo ricordo.
Ed è logico che in una situazione del genere il progetto di uno spettacolo va a farsi fottere ma.. è davvero questo l'importante?
No.
O meglio, non per me.
E mi sembrava veramente assurdo, ieri sera, sentirmi parlare in quel modo.
Perchè con gli occhi fissi sullo spazio mi vedevo a far capriole ed esercizi vocali, ed improvvisazioni proprio lì. Su quel familiare, sporco linoleum nero.

E quando Lui ha decretato la fine della chiacchierata, andando a fumare una sigaretta negli spogliatoi, e quando io mi sono alzata da quella cazzo di maledetta sedia..
è scattato un.. un..
un non so. E' stato orribile.
L'idea di non fare teatro per tutta l'estate mi uccide. Figuriamoci l'anticipare questa cosa.
E sono scoppiata a piangere.
Con Clelia che mi teneva la mano, con la sua così infinitamente più fragile della mia.
Poi mi hanno chiamata nello spogliatoio e..

"Perchè devi andare via a giugno? E'.. è una decisione imposta o devi proprio farlo?"
"Stavo pensando che potrebbe vedere le prove dello spettacolo, fino a quando non torna giù in toscana. E' pur sempre un modo di fare teatro e.."
"No, quello sarebbe un contentino. Non mi sento di darglielo, nè immagino che lei vorrebbe accettare. Io pensavo a qualcosa di diverso. Stavo pensando che da qui a fine giugno potrebbe lavorare con noi. Con la compagnia. Come hanno fatto Clelia e Giulia, prima di entrare in compagnia. Sarebbe un periodo in cui sia tu che la compagnia potrebbero riflettere su un futuro. Un futuro nella compagnia."

E perchè mi sento la testa così confusa da sembrare quasi vuota?

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mercoledì, maggio 07, 2008

Il punto della situazione.

Mi ritrovo spesso a fare i conti con "il punto della situazione".
Solitamente "il punto della situazione" è una lista, spesso mentale: una lista delle cose da fare, della spesa, una serie di pensieri su un certo argomento..
Amo fare liste che solitamente non rispetto, sia per eccesso che per difetto.
Ma il solo fare il punto della situazione mi dà quell'impressione di controllo che cerco.
Quindi:

- oggi pomeriggio se ne è andato La Sfranta.
Dopo essermi presa le mie sudate vincite a scacchi, dopo aver finito tutti i troiai finlandesi, dopo la maratona di film, dopo lo scambio di battute "Sfranta, ce l'hai per caso il fondotinta?" "Certo!", "Mi presti il lucidalabbra?" "Sì, ma poco che sta per finire..", dopo essere stati al Rhabar e averlo visto partire in quinta da una persona chiedendo "E' un problema se mi piace lui?", e dopo aver sentito la risposta "Sì, perchè è una lei!"..beh,credo che fosse arrivato il momento di lasciarlo tornare a casa.

- situazione La Sfranta VS genitoriallacoque.
Molto mimeticamente, in questi giorni in cui abbiamo ospitato la Sfranta, ho ricevuto decine di telefonate subdole da parte dei genitoriallacoque. Telefonata tipo:
Babboallcoque: "Ciao."
Uovoallacoque: "Ciao babbo!"
B: "Come va?"
U: "Bene, voi?"
B: "Sì, bene. Davide è lì?"
(Cenni incomprensibili da parte della Sfranta, che traducevo tempestivamente in)
U: "Sì, ma è in bagno!"
B: "Ah. Ma sta bene?"
U guarda la Sfranta che si mette la cremina in faccia: "Ehm.. sì!"
B: "Ah, bene. Ma quando torna?"
E il terzo grado continuava fino a che non sbottavo in un "Senti, ma perchè non lo chiami?Il numero è sempre quello!" dopodichè babboallacoque riattaccava senza salutare, e pure un po' offeso. Mah..!
C'è di buono che.. La Sfranta e Mammallacoque hanno parlato al telefono.
Incredibile, lo so. Ma, a quanto pare, vero!
(Io, nel frattempo, sono in attesa della chiamata della Sfranta in lacrime, che prevedo a breve.)

- domani ci arriva una bionda in casa.
Sì, lo so: sarò costretta a staccare dalla porta l'adesivo barrato di una bionda che recita "Io qui non posso entrare!" ma.. beh, vedrò di riuscire a farle fare una tinta.
Tanto per la cronaca: l'altro adesivo barrato del cavallo con i dentoni ed il gozzo in fuori si sentirà solo, per questi otto giorni.

- giugno sì, giugno no?
Dopo che la Boss della Nave dei Folli ha tirato l'inculata ad ila-m, una mezza inculata alla Sfranta, quanto a me..boh!, stiamo decidendo se scendere o meno all'inizio di giugno.
Ari-boh?!

- Laboratorio teatrale.
Belle ed istruttive le lezioni, eh, per carità. Però quante lezioni che saltano.. troppe!
Colpa dei pochi partecipanti, colpa degli impegni, colpa delle prove della compagnia.. insomma, l'unica stronza che continua a scodinzolare quando sente "laboratorio teatrale" sono io.
Vista la mancanza di rispetto (perchè far saltare una, due lezioni ok.. ma quando iniziano a diventare 3-4 al mese, è mancanza di rispetto) agirò egoisticamente.

E più o meno basta: c'è il secondo cofanetto di LOST, ila-m e Pianerottolo che mi aspettano di là.
Come dire di no?

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