Site Meter

venerdì, agosto 31, 2007

Buongiorno mondo!

Mi sarebbe piaciuto svegliarmi relativamente presto stamattina, lì, a casa di egi.
Magari fra i timidi cinguettii degli uccellini, mentre i tiepidi raggi di sole filtravano dalla serranda andando ad illuminare ila-m, distesa accanto a me.
Mi sarei alzata senza far rumore, a piedi nudi sul pavimento in cotto, e avrei fatto il caffè in una tazzina color pastello e..
..e invece Semola, quella gattaccia di merda, ha raspato alla porta per tutta la mattina!

Senza contare che ero in catalessi, ovviamente: andando a letto alle 6 non si può mica pretendere di essere pimpanti 4 ore dopo, quando tuo padre ti chiama per informarti che "Mi serve la Limitata a mezzogiorno!"
E così, appellandomi a tutte le mie forze, stavo rimettendo il cellulare sul comodino quando budelloinfamechemale!, ma che cazz c'ho qua nel gomito? Porc, il piedee..
Ok.
Mi sono appena ricordata di essere caduta dalla bici della Sfranta ieri, applicando la Prima regola per cadere da una bicicletta:
- prendere una borsa, o un marsupio, o qualsiasi cosa che possa incastrarsi nei raggi della ruota; appenderla al manubrio e: buon volo!

Minchia, che botta.
Per essere atterrata a pelle d'orso m'è andata anche piuttosto bene. Certo, adesso ho doloretti vari sparsi per tutto il corpo, ma niente di fratturato/lussato/slogato!
A ila-m è preso un colpo.
Ha detto che ho iniziato ad urlare ancora prima di cadere. (Secondo me se lo è inventato)
fatto sta che ha visto tutta la scena, e dalla velocità in cui si è precipitata a vedere come stavo (lei, ed una donnina che usciva dalla posta), deve essere stata davvero una caduta con le palle!
Fortuna che l'uovoallacoque c'ha il guscio duro e, anzi: secondo me s'è fatto più male l'asfalto.
Però non potevo cavarmela con così poco, giusto?
Ed infatti il display del cellulare ha pensato bene di frantumarsi, mandando a giro tutti i cristalli liquidi e non facendo vedere più una mazza..

Ma ritornando a stamattina.
Agonizzando nel letto ho allungato una mano alla mia sinistra, per cercare ila-m ma.. niente, il vuoto, il NULLA.
A mo' di zombie ho gracchiato il tipico richiamo d'amore mattutino: "Uuoohhhggmm.." ed Ila-m si è precipitata in camera, balzando sul letto e urlando "Mi hanno presa, mi hanno presa! 87esima su 800! Mi hanno presa!", dopodichè ha iniziato a spupazzarmi, dall'euforia.
Rimaneva una sola via d'uscita,a me, che volevo dormire minimo altre 2 ore; la mia arma segreta: L'ALITATA KILLER!
Come previsto è bastato un mio sbuffo per farla crollare alla mia destra, in preda all'asfissia.

Solo qualche decinda di minuti dopo, davanti ad una tazza di caffèlatte, ho realizzato che ila-m si riferiva all'Università! E' stata presa all'Università!
Io non ho mai avuto dubbi sul contrario, ma dovevate vedere lei nei momenti di pessimismo! ;)

A proposito di Ila-m, s'è tagliata i capelli.
Corti corti: la parrucchiera, secondo me, a fine taglio aveva i crampi alle dita.
E' stato interessante seguire tutto il processo, e mentre le ciocche cadevano a terra vedere ila-m che si trasformava, cambiando completamente aspetto.
Un aspetto che mi piace decisamente più del precedente!

Etichette: , , , , , , , , , , , ,

giovedì, agosto 30, 2007

Come rovinare l'auto più bella del mondo in una semplice mossa

No, niente martello o piede di porco alla mano.
Sto parlando della brutale trasformazione che la Fiat sta spacciando per innovazione.

Da questa:














A questa:













Ok, sarò di parte (visto che ogni volta che vedo passare una vecchia Fiat 500 la addito iniziando ad urlicchiare "aaaaahhhhhh!") ma.. cioè, dai.
Non si assomigliano neanche lontanamente.
La vecchia Fiat è semplicemente inimitabile: piccola ma spaziosa, pratica, assolutamente deliziosa alla vista.
..mica come la nuova versione, una sorta di mozzarella culona a quattro ruote!
No, non ci siamo.

Etichette: ,

martedì, agosto 28, 2007

Ma la Limitata?

La Limitata inizia ad accusare gli acciacchi della vecchiaia, e della mia piratesca guida.
Come ad esempio il cerchione destro anteriore che, non so neanche io come abbia fatto, sono riuscita a farle saltare mentre accostavo al marciapiede per parcheggiare.
La freccia destra continua a rimanere scoperta fin dai tempi della mia prima guida senza accompagnatori: abituata alle misure della punto dell'Autoscuola, facendo manovra urtai leggermente la SuperPanda di Sara-sca, mandando in frantumi la plastica.
Se ci aggiungiamo poi il rumore stridente della cinghia del motore dell'avviamento, il fatto che non si chiudano mai tutti e 4 gli sportelli quando inserisco la chiave e faccio scatter il meccanismo di chiusura, e le casse della radio che si sono rotte da poco (non funzionano più i pugni sul cruscotto che usavo fino a qualche tempo fa)..

Nonostante tutto questo, l'altro giorno, un ragazzo di colore ha anche avuto il coraggio di dirmi (mentre aspettavo ila-m sotto casa):
"Me la vendi?"
"Guardi che non le converrebbe!"
"No no, è troppo bella questa macchina: ne avevo una uguale in Senegal, mi piace troppo!"
"Ma.. è usata, ha 13 anni!"
"Se la vendi.. dimmelo!"

Non è invece sfuggito all'occhio vigile del carabiniere (il gioco di parole non è voluto) il faro destro, che si affievolisce giorno dopo giorno.
"Buonasera, può farmi vedere patente e libretto?"
"Buonasera!" dico con tono affabile, mentre aggeggio col portafogli con una mano e con l'altra cerco il libretto " ..ecco tenga, faccia lei" mi arrendo all'ignoranza, affibbiando all'uomo in divisa una paccata di documenti.
"Ah-hem.. questa è la tessera sanitaria.."
Mentre l'agente va dal collega a registrare non-so-che, io ho tutto il tempo di sbattere la testa al volante per la gran figura di merda.
Quando ritorna per consegnarmi i documenti mi dice con un cenno vago della mano:
"Si è accorta del faro destro mal funzionante?"
Ed ecco che sfoggio un'espressione alla Bambi, spiegando "Ah, dannazione.. mio padre ha ancora sostituito la lampadina? E' che, vede, quando lui torna dal lavoro la macchina serve a me per andare al lavoro, e quindi.."
"Ah, lavora?"
"Ehm, sì! Alla Nave dei Folli, sà, quel ristorante dopo **** ******, prima della sbarra.."
"Ahh, ho capito! Ci passo ogni tanto in bicicletta! Ma davanti stanno costruendo,vero? Cosa fanno, un affittacamere?"
"Oh, no no.. a dire il vero quella è la casa della sorella della proprietaria! Beh, in effetti è enorme, ma sa.. avendo un padre anziano, la fatto tutta su di un piano. "
"Eh, infatti io credevo che.. ma che, gira tanta gente lassù?"
"Beh, c'è il pieno ogni sera, d'altronde i piatti sono ottimi. Sà, io lavoro in cucina, e quando posso assaggio qualcosa.."
Mentre parlo l'agente sta lì in piedi come uno stoccafisso, e mi sorride inebetito.
"A proposito, nel nuovo menù c'è il risotto alla pescatora. Glie lo consiglio vivamente, cosa soli 9 euro ed è assolutamente squisito!"
"Ah sì?"
"Già!"
"Beh, allora.."
"Sì, ci faccia un pensiero! E adesso mi scusi, ma se oltre al faro è tutto a posto, dovrei andare" sorriso smagliante.
"Sì, ecco, lo faccia cambiare perchè.. "
"Non si preoccupi, agente! Tanto la stagione sta per finire, e appena babbo trova due minuti di tempo.. "
"Ecco, sì."
"Arrivederci, buona serata!"

Prima, freccia a sinistra e.. via!

Etichette: , , , , , , ,

lunedì, agosto 27, 2007

Leggendo Stanislavskij

il buon vecchio Kostantin mi sta dando diversi spunti di riflessione, dal punto di vista teatrale -e non solo.
Prima di tutto sono riuscita a capire meglio il mio rapporto con le due parti recitate in questi ultimi anni: Calibano de "La Tempesta" (Skakespeare) e Medea, di "Medea" (Euripide); il primo è un essere viscido che medita vendetta contro il proprio padrone -molto alla Smigol, tanto che Tolkien si è ispirato proprio a Shakespeare per il personaggio-, mentre la seconda è la potente maga tradita ed abbandonata da Creonte, suo sposo.

Ora, quanto al rapporto con il primo, credo di aver fatto un buon lavoro.
Accogliendo al meglio i "se" e le "circostanze date" fornitemi dalla mia insegnante di teatro, penso di essere veramente arrivata all' "io sono". Non a recitare, o ad interpretare un personaggio sul palco, ma a viverlo.
In quello spettacolo io ero il personaggio.
Quanto all'uovoallacoque, ero come eclissata. Regredita a coscienza vigile (mal funzionante, se tengo conto dei crampi che mi sono presi l'ultima volta, o dei problemi alla voce a causa del male utilizzo del diaframma).
Come sia stato possibile non lo so, anche se una spiegazione me la sono data: l'euforia della nuova insegnante.
Prima di allora avevo solo fatto 3 anni di teatro "registico", con un insegnante rigido su quei 2-3 punti imparati eoni fa chissà dove, che comprendevano il "non dare le spalle al pubblico", o la classica posizione a semicerchio. Tutto molto statico, e sempre e solo commedie di Campanile.
Con la nuova insegnante è come se fosse scattato qualcosa dentro di me.
La voglia di fare teatro e l'opportunità di "sfogarmi" ha fatto in modo di avere un briciolo di intuizione.

Con Medea è stato un fiasco totale.
In parte colpa dell'insegnante, a mio avviso: il recitare una tragedia è stato un passo troppo avventato, per ragazzi con poca esperienza. Senza contare che siamo tutti scaduti in clichès.
E poi, devo proprio ammettere che quei cori..
Sì, ok, fa parte del teatro classico il coro, che funge da commento o coscienza dell'attore principale ma.. dio, che coglioni!
Per non parlare poi del mio conflitto con la parte!
A meno di un anno dal tradimento di Ila-m, mi sono vista affibbiare la parte della Medèa triste per il tradimento subìto dal marito (abbiamo scisso Medea in 3 parti, per comodità).
Ora, è ovvio che in una situazione del genere il mio io-attore sia entrato in lotta con l'io-personaggio!
Insomma, mi rifiutavo di recitare la parte della donna distrutta dal tradimento.
Del resto, ho sempre detto che mi sarebbe venuta meglio la parte incazzata, la reviviscenza mi sarebbe venuta naturale.

E dopo questo papiro di blateramenti mi ritrovo a vedere sotto un'altra luce tutto ciò che mi accade. Ogni vicenda andrà a fare parte di quel "bagaglio emotivo" che mi servirà in scena, al fine di rendere più realistica e vera possibile l'interpretazione.
Al fine di raggiungere a completa unione fra l'io-attore ed io-personaggio.

Etichette: , , , , , ,

domenica, agosto 26, 2007

Conto alla rovescia

-6 giorni alla scadenza del contratto di lavoro.
Un po' mi dispiace ed un po' no: in fondo, dove li trovo dei Boss che per Ferragosto fanno gavettoni, che ogni sera ti fanno assaggiare qualche piatto nuovo, o che ti offrono da bere fino a sfiorare l'essere brilli?
Però il lavoro è diventato ripetitivo.
Insomma, sempre le solite cozze, tritare il prezzemolo, spremere i limoni, tagliare il ciliegino.. l'unica variante è nella decorazione dei piatti, dove puoi sbizzarrirti solo quando hai tempo e non devi mandare qualche piatto.
Credo che mi mancheranno le risate della cucina, fare l'imitazione ai clienti più strani o ai Folli stessi, e vedere scorrazzare Timon e Simba per la cucina, con Zia che urla "Passeri andate fori, che qui c'è il foho!"
Già, quasi dimenticavo il "passero/a", che ormai mi è diventato un intercalare, a furia di sentirlo dire da Zia: "Senti passera, mi vai in magazzino a piglià il sugo di scampi?"

-2 giorni alla partenza dei genitori di egi.
E di conseguenza al trasferimento mio, di ila-m e di sara-sca a casa di egi.
Finalmente potremo vivere un pezzetto di estate assieme: si dà il via a vedere film tutte e 4 assieme, pigiate sul divano a contenderci qualche cm libero, a mangiare schifezze e ridere come cretine.
Inutile dire che mi mancheranno, da morire.

- 15/20 giorni al trasferimento.
Devo decidermi a fare una lista di cose da portarmi su, senza tralasciare il trasferimento dati del pc. Credo che sarà un buon modo per eliminare quel 95% di file inutili che tengo a mollo da anni.
Comprese vecchissime conversazioni di msn salvate, o file ricevuti a cui sono ancora legata.

Etichette: , , , , , , , , , , , , , ,

giovedì, agosto 23, 2007

Cattivo tempo qua

Vento che soffia forte, mare mosso. L'atmosfera è sul grigio: il cielo, le onde, il mio umore. La casa è immersa nella penombra.
Casa. Non la sento più mia da tanto tempo. Anzi. Quasi provo un senso di ribrezzo. Una casa trascurata da una madre che pulisce gli appartamenti degli altri. La colpa è anche mia, in parte.
Potrei fare qualcosa. Ma non mi va. Non mi va di prendermi cura di questo schifo. Non ne vale la pena, per chi ci abita.
Là in cucina l'acqua bolle, mi inventerò qualcosa da mangiare anche oggi. Siamo a fine mese e il frigorifero piange. Mi vengono in mente i discorsi fatti con la Sfranta, ieri notte.
Oggi sarebbe il giorno adatto per partire. Inscatolare tutto e salire sul treno.
Ai miei ancora non l'ho detto. Non sanno che ho trovato casa. Che ho versato la caparra. Non l'ho detto e non so come fare per dirlo. Andrà a finire che da un giorno all'altro mi vedono fare le valigie e andare via. Dovremmo salire su per il 12. O il tredici. Dipende da quando ci danno lo stipendio.
Voglio andare via. Tengo il conto alla rovescia dei giorni che mancano. Voglio scappare da qui, dai discorsi limitati di mia madre, che ha provato di nuovo ad esprimere qualche surrogato di pensiero.
"E se non ti prendono in Accademia, poi che fai? Ma lo sai che ce ne sono tante altre, di accademie? C'è quella navale, per esempio!". Non lo capisce. Non ci arriva proprio, non lo concepisce. Quel suo piccolo cervellino non recepisce le mie parole, non riesce ad elaborarle proprio!
"Tanto, se ti prendono o no è lo stesso. Noi non ti aiutiamo, è tua la decisione di continuare, ti arrangi. Fino a qui abbiamo fatto, e poi non siamo mica dottori. Babbo prende mille euro al mese, e con tutte le tasse che paghiamo.. "

Maledetti bastardi.
Non tornerò giù neanche morta. A costo di andare a dormire sotto i ponti dei Navigli.

Etichette: , , , , , ,

martedì, agosto 21, 2007

Rimando a Settembre

una dieta equilibrata,
nuove fragranze,
la riscoperta delle emozioni.

Rimando a Settembre vecchi pensieri,
uno stile di vita diverso,
progetti futuri.

Rimando a Settembre i piccoli insignificanti dettagli,
il rumore della pioggia,
gli abbracci notturni.

Rimando a Settembre i cambiamenti dolorosi,
un sorriso incerto,
lo sguardo sperduto.

Rimando a Settembre la sicurezza del suo profilo,
il suo odore sulla mia maglietta,
le nostre tazze da caffè vicine.

Rimando a Settembre l'intreccio delle dita,
la mano nella mano,
il bacio del buongiorno.

Rimando a Settembre i complessi di inferiorità,
le sorprese quotidiane,
le scoperte.

Rimando a Settembre il senso di vertigine,
la paura del vuoto,
lo scricchiolìo sotto ai piedi.

Rimando a Settembre le insicurezze,
ma oggi io ti amo,
ti amo, ti amo.

Etichette: , , , , ,

domenica, agosto 19, 2007

Giochi pericolosi

"Facciamo così"
dico, mentre sorseggiamo la nostra birra dolce alle due e mezzo di notte, aspettando che ci venga servito lo schiaccino col radicchio
"Tutte le cose che non ci siamo mai dette, senza arrabbiarci. Ci stai?"
"Ci sto. Inizia tu"
"No, tu!"
"No, tu."

"..."
".."

"Mi sono fatta di popper, un paio di volte. In gita. Però mi è presa paura per l'accelerazione del battito cardiaco, ho avuto paura di morire e non l'ho più fatto"
"Ho toccato le tette a Y"
"Ho una pianta di marijuana in casa. Mamma crede ancora che sia una campanula. Ho trovato il seme nell'erba di una canna. Da sopra o da sotto la maglietta?"
"Da sotto"
"Ho pensato spesso di tradirti. C'è un ragazzo che non ha mai nascosto la sua attrazione per me, ed ha confessato che ci avrebbe fatto un pensiero su se solo mi vestissi più femminile"
"Ti ci sei mai avvicinata?"
"No"
"Non so gestire le situazioni che mi capitano all'improvviso in mezzo alle gambe. Evito accuratamente le situazioni che potrebbermo tentarmi, ma ho paura di non resistere alle altre"
"Mi piace crearmi situazioni in cui vengo tentata di tradirti, per poi non farlo e sentirmi più tua"
"Ho sognato di fare sesso con *** e *** contemporaneamente. E poi mi sono svegliata pensando a te"
"Mi è piaciuta egi"
"Lo sapevo"
"Sta a te"

E siamo andate avanti così fino alle quattro di notte.
E giuro che dopo avevo una voglia tremenda di farci l'amore, se solo non avessi avuto tutto quel sonno e la Limitata non fosse così scomoda.

Etichette: , , , , ,

sabato, agosto 18, 2007

Tre anni fa..

..scrivevo questo.
Sarebbe immaturo dire che da allora non è cambiato nulla.
Siamo cambiate entrambe, siamo cresciute, maturate.
Ci siamo tradite,arrabbiate l'un l'altra, ci siamo fraintese, ci siamo lasciate,e ci siamo rimesse assieme. Più volte.
Tutto questo in soli tre anni.
Tre anni.

Etichette: , , , , ,

sabato, agosto 11, 2007

Per tutta la giornata di ieri

ho vivamente sperato che continuasse a piovere anche di sera, perchè:
- mi sarebbe piaciuta l'atmosfera, con fuori che infuria la tempesta e la Sfranta, Ila-m ed io al sicuro nel piccolo ristorante;
- avrebbe significato che nessuno avrebbe mangiato fuori = 30 persone in meno;
- continuando logicamente il pensiero di sopra, 30 persone in meno = meno da fare = finire presto.
E finire presto avrebbe significato fare una megacorsa a vedere Carmen Consoli, ammesso che avrebbe suonato con la pioggia.

Invece..
- ha smesso di piovere;
- c'è stata, sì, meno gente.. ma prevedendo ciò la Boss ha fatto stare a casa Ila-m e la Sfranta;
- essendo un cameriere ed una lavapiatti in meno, c'è voluto più tempo per finire tutto, e così mi sono ritrovata lì fino a mezzanotte e mezzo.

Inutili le chiamate (a mia insaputa) di Ila-m alla Boss che la pregava di farmi venire via prima.
Per tutta la sera ho continuato a guardare l'orologio, facendo tutto in fretta e furia ma niente.
I clienti continuavano ad arrivare, e le cose da fare si quadruplicavano.
Uff.

Etichette: , , , , , , ,

martedì, agosto 07, 2007

Sono sveglia da mezz'ora

e penso che stamattina dovevamo fare colazione assieme.
Invece no, perchè ila-m è stata chiamata al lavoro e così è saltato tutto.
Spero solo che non ci sia tanta gente a pranzo, così vado a riprenderla presto, in tempo per passare il pomeriggio assieme.
Perchè alla fine è da venerdì che non ci vediamo.
Sì, ok, lavoriamo assieme ma.. siamo così intente a lavorare che capita di rado di incrociare lo sguardo.
Anche perchè la lavastoviglie sta in un angolo, e con io che sto alla piastra ci diamo reciprocamente le spalle per quasi tutta la sera.
Poi certo, ogni tanto c'è qualche sfioramento voluto.
Tipo quando io riempio la padella con le cozze e lei si piega per rimettere a posto i piatti puliti.

Insomma, fra lavoro (o meglio lavori, contando anche l'altro mio lavoretto oltre il ristorante), prove di teatro e quant'altro.. è da venerdì che non ci vediamo.
Però, vedi?
Adesso che manca poco più di un mese, sogno di farle il caffèlatte nella "nostra" cucina dal pavimento in cotto.
Magari in una di quelle domeniche d'inverno, mentre Milano è ancora avvolta dalla nebbia.

E so già che mi mancherà la mia Maremma, con quei campi coltivati che sorridono di sole e le balle di fieno che mi piacciono tanto.
Ma questo non ha importanza, finchè avrò accanto te.

Etichette: , , , , , , , ,

lunedì, agosto 06, 2007

AAARGH!

Il 9 ed il 10 Agosto, a FestAmbiente ci saranno rispettivamente i Tiromancino e Carmen Consoli, ed io.. io..
Io sono a lavoro!

Ho 3 giorni per trovare un modo di infortunarmi sul lavoro.
Buttarmi sulla piastra accesa forse è un po' esagerato.
Però potrei sempre cadere giù dalle scale che portano nel magazzino, e sperare di non picchiare sulla ringhiera di legno, giù di sotto.

..sigh!

Etichette: , ,

mercoledì, agosto 01, 2007

Dinamiche (Nave dei) Folli

Nella scorsa settimana è stata assente Zia (vedi qui) per un piccolo incidente stradale che, fortunatamente, non le ha provocato danni gravi.
E' stata una settimana abbastanza infernale, con doppi turni, sacchi su sacchi di cozze da pulire (e che cozze! Piene di denti di cane da far paura), senza contare che stanno arrivando i turisti in massa e che il peggio deve ancora iniziare, ma soprattutto.. non avrò più il mercoledì libero.
Non avrò più il mercoledì libero!

La cosa che mi fa reggere le dinamiche folli (che sono quelle 12-13 ore nel w-end e non solo) è che alla fine manca solo un mese.
Un minuscolo mese e poi..
Già, e poi?
Adesso che sta per diventare realtà quello che per me ed ila-m è sempre stato un sogno, la convivenza, ecco che mi trovo davanti due strade di sentimenti: da una parte la felicità, la voglia di affrontare giorno per giorno una nuova vita, una nuova città; dall'altra la paura di tutto questo.
In realtà le due strade non sono un bivio.
Sono piuttosto due sentieri che si intrecciano e si alternano, come è giusto che sia.
Perchè quello che mi aspetta non è di certo una strada lastricata,spianata, con indicazioni e cartelli stradali, no: è una mulattiera.
Ci saranno buche, sassi, insetti pericolosi.. ma vuoi mettere il panorama che ti godi? ;)

Per quanto riguarda l'accademia, sto leggendo un libro che più mi appassiona più mi fa rendere conto di quanto io abbia da imparare.
Per il resto.. speriamo in bene!

Etichette: , , , , , , , ,