Site Meter

domenica, aprile 29, 2007

Vento d'estate..

io vado al mare voi che fate?
Non m' aspettate.
Forse mi perdo..

Faccio la lucertola al sole studiando in anticipo Salvador Dalì.
Adesso non mi rimane altro che far prendere forma scritta alla mia tesina, che finalmente nella mia testa fila liscia come l'olio:
Essere ed Apparire, il titolo.

Più tardi scriverò un paio di cose sul blog, forse.
Di manie, di paranoie, del primo bagno estivo, di incontri inaspettati, di come tutto prenda un'altra forma quando passeggi con l'mp3 alle orecchie..
Adesso però devo andare.
C'è la vita che mi aspetta, là fuori!

Etichette: , , , , , ,

giovedì, aprile 26, 2007

Vecchie e nuove abitudini

In questi giorni mi sto riappropriando di vecchie abitudini che risalgono a.. tre anni fa?!
E' stata una combinazione di fattori, a dire il vero: la Limitata presa da babbo, il Limitato che non parte.. e allora l'unico modo per raggiungere la scuola è a piedi, se escludiamo il bus.
E a me il bus non piace: tutti in piedi schiacciati come sardine ad annusarci i deodoranti sotto le ascelle e a sbadigliare dal sonno.
Così ecco che da qualche giorno a questa parte alle 7,30 precise mi incammino verso scuola.
Dista un paio di chilometri circa, ed ho tutto il tempo per prendermi la passeggiata con calma, per arrivare al suono della campanella delle 8,50.

Ho già visualizzato gli individui-chiave.
Quelli che, a loro insaputa, utilizzo come orologi durante il tragitto.
Alle 7,35 vengo puntualmente preceduta da 3 ragazze che fanno il mio stesso percorso fino alla stazione. Poi però io taglio per il sottopassaggio, facendo il giro dietro la scuola.
Alle 7,40, davanti alla caserma dei carabinieri, c'è l'uomo dell'agenzia di viaggi vicino casa mia che si incammina verso il lavoro.
Alle 7,43 invece, i senza tetto che dormono nel parcheggio del sottopassaggio non si sono ancora svegliati. Ne intravedo un piede sulla branda, da sotto la coperta.
Per adesso non ho scoperto nessun altro individuo-chiave.
In compenso il pitosforo sta fiorendo, ed è delizioso camminare lungo l'ultimo tratto verso scuola, con l'odore che impegna l'aria.

Mangio una mela per ricreazione. Da una settimana circa.
A volte uno jogurth ed i crackers, quando le mele sono finite.
Però stamattina ho comprato una golden (le smith, quelle verdi, non le avevano) in una bancarella vicino scuola. 35 cents. Domani che è venerdì, e che c'è il mercato all'aperto, magari avrò più fortuna.

Per merenda invece latte e muesli. Muesli alla frutta: eccezionale per affrontare il resto della giornata, ma soprattutto l'ora di corsa che ho iniziato proprio oggi, dalle 7 alle 8 di sera.
Con i vecchi Prozac+ nell'mp3.. a proposito, ho le cuffie autoreggenti!
Quelle che ci hanno regalato alla Radio Rai di Roma, quando siamo andati a visitare lo studio con la classe.
Con le cuffie autoreggenti l'incubo delle UovaAllaCoque con le orecchie a sventola non esiste più! Gli auricolari se ne stanno lì, sulle orecchie, tranquilli, senza cadere ogni cinque minuti.
E non ho neanche più bisogno di avvoltolarmi il filo per 3-4 volte attorno alle orecchie, ne di fissarle con l'adesivo. Fantastico!

Insomma, ho ricominciato a correre.
Stavolta senza intenti autodistruttivi. Niente competizioni con nessuna zoccola di turno.
Corro per il gusto di correre mentre il sole tramonta, sorridendo agli altri pièveloci che incrocio e.. beh, non sono andata male per essere stata la prima volta dopo quanto? Un annetto?!
Credevo che i soliti dolori al fegato/colon/milza/quel-che-è mi avrebbero preso dopo 5 minuti, invece sono riuscita a raggiungere la mia mèta e tornare indietro praticamente illesa.
Fico!

Etichette: , , , , , ,

mercoledì, aprile 25, 2007

Ascolto la discografia Skin

aspettando che l'acqua sul fornello raggiunga la temperatura di ebollizione.
Poi mi aspetteranno delle pennette agli asparagi e carciofini.

Intanto penso al colloquio di lavoro fatto stamattina.
Un lavoro estivo, ovviamente, complementare a quello che ho già "annuale" e che non mi impegna poi più di tanto.
In fondo si tratta solo di pulizie condominiali. Del mio condominio e di quello accanto.
9 piani entrambi, con due rampe di scale a testa. Per un totale di circa 400 gradini da spazzare alla settimana. Una volta a settimana.

Il lavoro in pasticceria/caffetteria di stamattina non sarebbe male.
Niente pizze da portare al tavolo, niente anche da sbattere su spigoli di tavolini in legno.
Niente padroni stressati con mogli ansiolitiche. Niente cuoche russe che ti fanno pulire il freezer col coltello e la spugna solo perchè hai sbagliato un'ordinazione..
Sì, sarebbe perfetto quello.
Ha detto che entro settimana prossima mi richiamerà. Vedremo.
Gli ho dato in pasto il mio sorriso più convincente, l'espressione più innocente.
Addirittura la maglietta scollata fatta da mamma all'uncinetto, più di 30 anni fa.
Ha detto che entro settimana prossima mi richiamerà, all'ora dei pasti. Ma che comunque io continui a cercare lavoro.
Quasi quasi oggi faccio il giro dei bar.
Che tanto supermercati e pizzerie hanno già il mio numero.
Vedremo.

Etichette: , , , ,

Me cala la palpebra

tutta colpa del divanaccio della sede ad effetto soporifero.
Alla fine siamo rifiniti a mangiare lì stasera. Io, Ila-m, sara-sca e mio fratello (soprannominato la Sfranta).
Sono contento che sia tornato. La Sfranta dico.
In meno di 2 giorni ha trasformato camera in una ipercamera.
Adesso abbiamo tv (con tanto di lettore dvd incorporato), pc portatile con mega impianto acustico, ma soprattutto lei: la prima serie in Dvd di LOST.
Sì, lo so che avevamo mollato l'ottava stagione di X-files a metà, ma abbiamo deciso di riniziare.
Però prima Lost. Ieri abbiamo visto i due episodi pilota e mi son bastati per avere i primi incubi post-film-d'angoscia.

Comunque, ho sonno.
E fra un po' Ila-m chiamerà per la seconda volta, reclamando la telefonata notturna della buonanotte.
Domani, se riesco a fregare la Limitata a babbo, la porto alla fiera.
Ci aspettano mostre di trattori, panini con la porchetta, e criceti in gabbia che sarà dura riuscire a non portare a casa.

Etichette: , , , , , , , , ,

domenica, aprile 22, 2007

Eti(li)ca-mente

Alle cene in sede dovrebbero vietare al Segretario del partito di portare il vino rosso. In bottiglie da 2 litri. Due per ogni tavolo.
Perchè se capiti nel tavolo sbagliato, in cui su otto persone cinque non bevono.. beh, ti sembra doveroso dover finire almeno una bottiglia di vino. Giusto per non essere sgarbata.
Così finisci per proporre brindisi su qualsiasi cosa, con Ilvo che non rifiuta (quasi) mai, e a parlare a raffica/vanvera per tutta la sera.
Con gli indici d'ascolto del tuo Show che salgono verticosamente/inspiegabilmente.

Il problema è il giorno dopo.
Adesso ho questa nausea e senso di pesantezza allo stomaco che temo mi porterò dietro per tutta la giornata. Speriamo passi in tempo per la brace di oggi, a pranzo.

Etichette: , , , , ,

sabato, aprile 21, 2007

The (UovoAllaCoque's) show must go on

Il fatto è che la vita di una persona è come uno show televisivo. Io ero la stella dell'UovoAllaCoque's show. E l'UovoAllaCoque's show non era un dramma di gruppo.
C'erano degli ospiti che andavano e venivano, ma ero io il protagonista!
Tutto si riduceva a me. A me soltanto.
[Liberamente tratto e modificato da "About a Boy"]

Cosa succede nell'UovoAllaCoque's show?
E' tornato mio fratello. Questa volta definitivamente.
Lo si intuisce dalla quantità delle valigie. Dalla tv con lettore dvd incorporato. Dall'asse da stiro. Dal mocio Vileda.
E' tornato mio fratello, con una sgargiante cresta bionda trionfante sul resto della nuca rasata. Capigliatura che, secondo la mentalità quadrata di mia madre, è simbolo evidente del suo "essere in quel modo". Ovvero gay.
Ricapitolando.
Un fratello con una cresta bionda provoca la crisi isterica di una madre che va a peggiorare la depressione e l'ansia del marito.

Ma l'UovoAllaCoque's show non è un dramma collettivo.
Il mio show va avanti, fra piccole vincite quotidiane: l'aumento di ben 25 € sul lavoro, un debito di matematica che sta per essere saldato con un'interrogazione sui logaritmi, gli ormai vicinissimi nazionali di teatro.. ma anche fra delusioni passeggere, passioni effimeramente intense, attese palpitanti, intrugli culinari, progetti sfumati ed altri prossimi al realizzamento.
Ed ho finalmente imparato ad affrontare questa enorme pupazzata che è la vita con il sorriso sulle labbra.
E' l'unico modo per trattenere le risate isteriche.

Etichette: , , , ,

giovedì, aprile 19, 2007

..e tempo di Macedonie!

Mica si vede che ultimamente mi sono data alla cucina, eh?

E' che mi sono accorta che prepararsi da mangiare rende ancora più gratificante l'atto stesso del mangiare!
Sarò soggezione, chiamatela come vi pare..

Fatto sta che questa macedonia di Fragole & Mango era fenomenale.
(Della serie quando non puoi con l'erotico, vacci di esotico!)

Il tocco finale della menta è stata una mossa azzeccata, e mi sono addirittura sbizzarrita con la decorazione: zucchero caramellato sul piatto e appena appena appoggiato sul bicchiere..

Il prossimo esperimento sarà con l'Avocado, che avocadeggia beato fra le mele là sul mobile della frutta, ignaro dei miei loschi piani di farci una crema di qualche tipo.

Etichette: , , , , , ,

martedì, aprile 17, 2007

Ricetta per una sana tortura alimentare

Siete di corpuratura esile ed il/la vostro/a ragazzo/a è fisicamente più forte di voi?
Questo fatto vi causa continue perdite durante gli scontri corpo a corpo, con conseguenze quali indelebili succhiotti sul collo stile Dracula-digiuno-da-una-settimana?
Ricorrete alle torture alimentari, alle quali i vostri partner non potranno sottrarsi!
No, non si sottrarranno. Ed il motivo è uno solo: se non mangeranno quello che voi, amorevolmente, gli preparerete.. ci rimarrete molto,ma molto male.

Questa è la tecnica che ho adottato oggi, prendendomi la rivincita sotto forma di un buonissimo (per me) quanto imbevibile (per Ila-m) frullato alla banana.
Basta poco (che ce vo'?):

Ingredienti
- una banana;
- latte intero q.b;
- frullatore.

Procedimento
Frullate la banana, in modo che il composto assuma una consistenza pari al rigurgito di un neonato da poco passato alle pappette. Assolutamente vietato aggiungere zucchero.
C'è già il glucosio della banana!, come ho sadicamente spiegato ad una povera Ila-m che guardava disgustata quello che stavo preparando.
Riempire un bel bicchierone capiente e offrire il tutto al proprio treasure.
In questa fase è fondamentale sorridere, condendo con un "Tieni, amore mio!"
Mentre il/la vostro/a compagno/a sta ingurgitando con fatica il frullato, elencate tutti i vari valori nutrizionali della banana e del latte, aggiungendo che quello che state facendo è solo per il suo bene.

Etichette: , , , , , , ,

domenica, aprile 15, 2007

Tempo d'insalate

Solitamente sono della filosofia dello "Nello stomaco c'è buio", ma con le insalate è tutto un altro discorso.
La passione delle insalate è nata la scorsa estate, in particolare grazie alle cene passate al nostro "bar di fiducia", quello aperto solo da Aprile a metà Settembre. Giusto ieri sera, passandoci davanti di sfuggita, ho visto che è in apertura.
Quello è il bar in cui fanno i panini più buoni della città, oltre ad insalate di tutti i gusti.

Poi io ed Ila-m abbiamo iniziato a fare le insalate da sole, da mangiare sulla spiaggia davanti al mare calmo, nelle sere senza vento.
Il divertimento sta nello scegliere gli ingredienti al supermercato.
Le verdure più fresche, fare gli accostamenti giusti, sperimentare nuove ricette..senza sottovalutare l'aspetto compositivo, utilizzando insalate di diverso colore.

Oggi ne ho fatta una a base di lattuga (del tipo a cappuccio, credo), prendendo solo la parte centrale. Sì, lo so che non si fa così. Però con le verdure sono viziata e mangio solo il cuore, quando posso.
Sopra ho adagiato un bel letto di mais, che non ci sta mai male.
Sopra ancora carote tagliate a julienne. Dalla foto non si vedono, le ho coperte con pomodori pachino alternati a noci perchè se non ci spremi sopra il limone si ossidano. E a me il limone non piace, tranne in casi particolari.
Ah, e poi l'uovo.
Al centro del piatto, ovviamente.
Come avrei potuto metterlo, se non così? ;)

Etichette: , , , , , , ,

giovedì, aprile 12, 2007

E il Limitato?

Il Limitato (chiamato così per antonomasia e similitudine con la Limitata) è il mio vecchio Trekker rosso.
Oggi l'ho rimesso in moto dopo circa due settimane; c'è voluto un po', ma alla fine è ripartito.
In effetti non è cambiato molto dall'ultima descrizione.
Tre anni in più, per un totale di 16739,2 Km.
E' fermo a 16739,2 Km.
Perchè quel geniaccio del mio meccanico (oltre ad un dito credo che gli manchi anche qualche settimana) vedendo spuntare fuori il tubicino dei contachilometri -che stava appiccicato alla ruota con del nastro adesivo, tanto per la cronaca- qualche mese fa.. ZAC! L'ha tagliato prima ancora che io dicessi "uovoallacoque!"

Per il resto solite ruote sgonfie, soliti specchietti ciondolanti, stessa freccia destra anteriore attaccata con l'attak ed in più quella sinistra posteriore senza la protezione in plastica.
Catadiottro destro inculato da uno dei tanti teppistelli della città e..
No. Non ha più le scrostature di vernice: tempo fa io ed Ila-m lo abbiamo ripitturato coi colori delle sue miniature.
Non ha più neanche lo squarcio sulla pelle del sedile: grazie alle abilità sartorie di mamma adesso il sellino è nuovo di zecca.
Peccato per quel piccolo, insignificante particolare che.. quella pelle non è impermeabile.
Macchè, assorbe tutta l'acqua a mo' di spugna e la rilascia gradualmente per giorni.

In compenso la marmitta deve avere qualche problema, vista la densa fumata bianca ad ogni partenza (che avviene rigorosamente solo con la pedalina e tanto olio di gomito) e il rumore roco ad ogni sgassata.
Però, a parte tutto, il Limitato è sempre piacevole e comodo da usare.
Specialmente d'estate, quando la temperatura sfiora i 38°C e la città è imbottigliata nel traffico post-mare.

A proposito d'estate.. questa sera ho sentito le rondini!
Sì, proprio sopra il cortile di casa!

Etichette: , , , , , , ,

mercoledì, aprile 11, 2007

E' già da un po' che

ho adocchiato questo libro.
Sì, lo so che sul comodino ho ancora le Metamorfosi.
O meglio, quello era il libro da "pausa merda", ma ad un certo punto non è stato più stimolante e l'ho abbandonato, tornando all'etichetta del dentifricio: le attività quotidiane quali mangiare, bere o fumare, possono lasciare un rivestimento opaco sui denti, ecc ecc.
[Aperta parentesi] Che poi non è vero che sbianca Az Tartar Control + Whitening.
Meglio il Pearl Drops, ma a spazzolino asciutto.
[Chiusa parentesi]
Sì, è vero: ho lasciato a metà Senilità.
Ed ho chiesto ad Ila-m se mi passa Caos Calmo, che iniziai a leggere in treno.
Ma giusto una mezza dozzina di capitoli. Che in realtà è un modo figo per dire "appena sei".

Oh, insomma!
Che ci posso fare se sto in crisi da lettura?

Etichette: , , ,

martedì, aprile 10, 2007

Rondini!

Non ci avevo ancora fatto caso, quest'anno.
In fin dei conti sono solita aspettare più i garriti delle rondini stesse.
Però oggi, durante una delle ormai consuete scampagnate con Ila-m, ne ho visto un piccolo gruppetto volare basso, fra l'erba alta.
Però non vale. Per me le rondini non ci sono fino a quando non le sento gridare nel cielo sopra al cortile del mio quartiere.
Che poi a dire il vero a me hanno sempre dato l'impressione dell'estate, non della primavera.
In fondo è durante l'estate che ci fai caso, quando sei appena rientrata da una giornata di mare e il sole sta per tramontare. Quando hai ancora il salmastro sulla pelle, le guance infuocate dal sole e i capelli umidi dell'ultimo bagno. Quando ti affacci dal terrazzo per ascoltare il pianista del palazzo di fronte, che ha appena iniziato a suonare, e le rondini gli fanno da coro, da lassù.

Beh dai. Ci siamo quasi all'estate.
Ma questa sarà un'estate molto, troppo agognata.

Etichette: , , , ,

domenica, aprile 08, 2007

Ecco, adesso

avrei voglia di una Du Demon fredda di frigorifero.
Ci sta bene dopo il mega-pranzo pasquale, no?

Teoricamente potrei andare a comprarla alla coop.
Tre bottiglie costano sui 5 euro e qualcosa. 57 cents? Forse.
Solo che:
a) non ho voglia di uscire.

Sarà che mi sento piena come un uovo (alla coque!), ma non ho proprio voglia di mettere il naso fuori da casa. E dire che fuori il sole spacca le pietre e la Limitata è a disposizione.

b) non so dove è parcheggiata la Limitata.

E di fare il giro dell'isolato alla ricerca della freccia rotta di riconoscimento.. naa, proprio no.

c) il Limitato (il caro, vecchio Trekker) non parte più.

Cioè, in realtà potrebbe tranquillamente ripartire, con un po' d'olio di gomito. Ma l'ho già detto: oggi sono accidiosa. E poi magari la coop è chiusa e faccio un viaggio a vuoto.

Vorrà dire che dovrò aspettare stasera.
Egi ha detto di volere uscire dopo il lavoro.
Ieri alla fine siamo andate a vedere uno spettacolo di teatro, c'erano anche sara-sca e C.
Conoscevo l'attore, gli ho fatto i complimenti.
"Oh, sei venuta!"
"Non potevo mancare.."

Lui è un grande. Ha fatto l'attore sulla metro di Milano, tanto tempo fa. Alla fine i controllori lo hanno acciuffato, con dispiacere di tutti i suoi spettatori quotidiani, che ormai gli richiedevano pezzi di Pirandello, Goldoni, Beckett..
La storia della Tigre di Fo è stata uno spasso.
Specialmente perchè recitata in dialetto padano.
E dire che abbiamo capito tutto da cima a fondo.

In pratica è la storia di questo cinese che
oddio no, mica c'ho voglia di raccontare la trama.
L'ho detto, oggi sono accidiosa.
E voglio una Du Demon.
Ora!

Etichette: , , , , , ,

sabato, aprile 07, 2007

Barbecue for two, it's due!

Specialmente se si tratta del giorno prima della partenza di Ila-m.
Passa la Pasqua su, mentre io a questo giro passo.
Insomma, ieri abbiamo comprato le guanciole di maiale alla coop e improvvisando la Limitata come fuoristrada ci siamo imboscate. In tutti i sensi ;)
Abbiamo trovato un posto tranquillo ed isolato attrezzato per la brace.
Avevamo portato anche l'amaca, ma accendere il fuoco ci ha richiesto più tempo di quanto speravamo, e quindi niente pennichella post-abbuffata.
Per quasi tutto il tempo ci ha fatto compagnia un allegro vecchietto, "giovanotto", che in gergo significa scapolo, come mi ha spiegato dopo Ila-m.
Ogni tanto sentivamo dei richiami dall'interno della macchia, e il "giovanotto" (che abbiamo scoperto essere un cacciatore) provvedeva a dire a quale animale appartenesse.
Gli abbiamo offerto anche una guanciola, al giovanotto, ma ha cortesemente rifiutato perchè "Non ho più fame come un tempo!", e così dopo un po' se ne andato sul suo apino sgangherato.
Erano anni che non mangiavo qualcosa di cotto alla brace.
Poi sarà la suggestione, ma quello che cucina Ila-m mi sembra sempre più buono di qualsiasi altra cosa.

Etichette: , , , ,

giovedì, aprile 05, 2007

Mettiamola così..

oggi mi andava di giocare con il Fimo.
Uno, due, tre!

Etichette: ,

mercoledì, aprile 04, 2007

La Limitata s'è operata

Duarante la mia assenza la Limitata ha subìto un trapianto di batteria.
Adesso si accende che è una bellezza: niente colpetti di tosse, niente lagne per ripartire..
Così io ed Ila-m ne approfittiamo per scorrazzare nei dintorni, senza più la paura di rimanere piantate su una salita e senza incubi di doverla spingere a mano.

"Che ne dici se ogni sabato ce ne andiamo in un posto diverso, qua da queste parti?" le ho proposto, un po' per evadere dalla città e un po' per apprezzare di più la maremma, che entrambe abbiamo visto poco, più che altro a causa dei babbi bischeri che ci ritroviamo.

La cosa che mi dispiace di più è perdermi il panorama mentre guido.
Non ho ancora la sicurezza di guidare senza tenere gli occhi incollati alla strada, ma con la coda dell'occhio riesco a sbirciare i meravigliosi campi d'erba di lato alle corsie.
Paesaggi che vorrei fotografare, ma non posso a causa delle piazzole di sosta mancanti.
Un po' come accade quando si ha voglia di scrivere una frase brillante ma non si ha nessun pezzo di carta a portata di mano.
E quando fai per prendere il cellulare ed appuntarla lì.. l'hai già dimenticata!

Etichette: , , , , ,

martedì, aprile 03, 2007

Ciambellone allo yogurth

Questo qua a sinistra è il dolce che abbiamo fatto oggi io ed Ila-m.
Uff, ok ok. Non è vero.
O meglio: la ricetta è la stessa, ma il risultato non è esattamente quello della foto.
Ma non è colpa mia, giuro!
E' colpa del forno: se avesse la lucetta funzionante io non sarei costretta ad aprire il forno per vedere se è lievitato abbastanza, no?

E invece ho dovuto aprire e.. puff! s'è sgonfiato.
Poi vabbè, forse avrei dovuto tenerlo dentro a cottura per quei 10 minutini di più, però..
Beh, comunque sia la ricetta è la seguente.

Materiale occorrente
- due ciotole grandi;
- uno sbattitore elettrico;
- un cucchiaio di legno;
- uno stampo per ciambellone.
Ingredienti
- 3 barattolini di yogurth (gusto a piacere);
- 4 uova;
- zucchero;
- farina;
- olio di oliva;
- una bustina di lievito per dolci;
- sale;
- zucchero a velo.
Premessa
Dato che odio i numeri, preferisco fare le dosi ad occhio.
Comunque ho usato come misurino il barattolino dello yogurth, quello da 125 grammi.
Ah, altra cosa!
Se non vi piace lo yogurth, credo che questa sia la ricetta normale anche per il ciambellone, senza jogurth.
Dimenticavo: io, che adoro i mischioni, ho aggiunto anche cannella a volontà e cioccolato in pezzi.
Quindi il ciambellone alla fine non è che sappia poi così tanto di yogurth, così lo potete rifilare anche a chi lo yogurth non lo mangia.
Procedimento
Dividete l'albume ed il tuorlo dell'uovo, montando subito le chiare e mettendoci un pizzico di sale (dicono che così si mantiene di più la montatura).
Unire ai rossi dell'uovo 3 misurini di zucchero, 3 di yogurth, 1 di olio e 3 di farina. Aggiungere il lievito e sbattere il tutto alla massima velocità.
Nel frattempo imburrare e infarinare lo stampo per il ciambellone, e preriscaldare il forno.
Consiglio: sbattere sempre prima le chiare e poi il resto. Il "resto" va sbattuto gradualmente, mano a mano che si aggiungono gli ingredienti. Inoltre il lievito è meglio incorporarlo bene con la farina, prima di buttarlo dentro!
Aggiungere all'impasto le chiare d'uovo precedentemente montate, e tramite il mestolo mescolare dal basso all'alto (per far prendere più aria).
Quando il composto si sarà uniformato mettere tutto nello stampo e infine in forno, per 50 minuti/un'ora a 180 gradi.
Quando il timer trilla (se il vostro, a contrario del mio, funziona) staccate la presa del forno e lasciate il dolce dentro ancora per 5 minuti.
Successivamente metterlo in un vassoio e spolverarlo di zucchero a velo.

Buon appetito!

Etichette: , , , ,

lunedì, aprile 02, 2007

"Spostati un po' più a destra..

..no, l'altra destra!"
"La sinistra?"
"Ecco, ancora un po'. Ferma!"
Click
E' adorabile con i capelli legati e alcuni riccioli ribelli di lato al viso.
Ieri mi ha chiamata, voleva uscire. Con il fatto che ha preso la patente ha voluto a tutti i costi portarci lei in macchina. Abbiamo preso assieme un gelato, poi Ila-m è tornata a casa per studiare per la terza prova.
"Dove andiamo? Andiamo.. lontano!"
"Hai poca benzina" le faccio notare.
Sbuffa, poi picchierella con le dita sul volante.
"Nella macchia dietro al porto?" suggerisco.
"No dai, è troppo vicino!"
"Ma è tardi, e poi non vado là da un sacco! Dai, andiamo!"

Da qualche mese a questa parte egi ha imparato a schiudersi.
Prima era difficile sentirla sfogare o parlare dei suoi problemi.
Semplicemente ogni tanto esplodeva, così dal nulla. E senza dare spiegazioni. Poi ho scoperto che basta farla camminare, e mentre calcia un sasso le parole le escono fuori senza bisogno del cavatappi. Non che prima facessi pressione, intendiamoci: ho sempre saputo che era questione di tempo.
Mi ha fatto piacere che abbia scelto me, ieri.
Era il terzo anniversario della morte di suo padre, morto il primo di aprile come suo ultimo scherzo.

Abbiamo parlato a turno, spaziando da un argomento all'altro senza un filo logico ben preciso.
"Hai parlato con Ila-m, vero?"
Da dietro le lenti viola dei vecchi occhiali da vista di sua madre sono riuscita a percepire le sue sopracciglia che si inarcavano.
"Perchè?"
"Perchè l'altra sera mi ha detto che se voglio e non me la sento di andare a vivere da sua sorella.. beh, ha detto che è giusto che possa scegliere di trovarmi un posto letto, da qualche parte vicino a Milano."
"Non credevo che mi avrebbe ascoltato sul serio.."
"Ma cosa le hai detto di preciso?"
"Niente, solo il mio punto di vista!"
".."
"Beh, che intendi fare adesso?"

"Oh guarda!! Una stradina nascosta che porta verso la spiaggia!"
E lasciandola con il punto di domanda ancora stampato sul volto cambio direzione. E discorso.

Etichette: , , , ,

Malaticcia

ellosapevo io che una settimana senza polline la mattina, spremuta dopo pranzo e thè verde alla sera avrebbe firmato la mia condanna alla malattia!
Se ci aggiungiamo poi il fatto che io di natura non sono schizzinosa, e che quindi non ho problemi a presatare la bottiglietta dell'acqua,a far dare un morso alla mela che sto mangiando, o a bere dalla lattina di birra da un litro che gira per la stanza..
Insomma, ho mal di gola.
Ma forte eh!
Ho provato qualche rimedio della nonna, visto che detesto imbottirmi di medicine:
- latte caldo con miele;
- propoli (amara come il fiele);
- gargalismi col limone, o col colluttorio;
- caramelline balsamiche;
- andare a letto con il collo spalmato d'olio d'oliva e tenuto caldo da una bandana..

Niente.

Insomma, dopo una notte insonne (con tanto di telefonata piagnucolante/notturna a Ila-m, che continuava a dirmi di andare nella farmacia di turno), stamattina mi sono decisa ad andare dal dottore che, udite udite.. mi ha prescritto l'antibiotico.
Ora, mi domando io in che modo riuscirò ad ingoiare la megapillola se ho delle ghiandole gonfie come canotti. E no, lo zucchero non basta!

Uff, tutto quello che vorrei adesso è stare a letto, sotto al piumone, con Ila-m che mi prepara latte caldo, mi misura la febbre ogni 3x2 e mi coccola.
Come è giusto e doveroso che ogni fidanzata/o faccia quando la/il propria/o partner sta male.
No?

Etichette: , , , , ,

domenica, aprile 01, 2007

Tornata

Cambiata?
Forse.
Arricchita?
Sicuramente.

Ho imparato che:
- in Germania ed in Austria non ci sono i bidet;
- i cigni volano;
- il caffè tedesco fa schifo;
- i wurstel tedeschi sono strepitosi;
- la birra tedesca è strepitosa;
- la birra che fa per me è la Desperados;
- gli italiani si riconoscono dalla faccia;
- le città pulite sono un'utopia in Italia;
- le commesse tedesche sono delle SS;
- esistono alberghi come ecomostri;
- il "dente cariato" è il monumento che più mi è piaciuto di Berlino;
- Berlino unisce modernità ed antichità egregiamente;

E poi potrei parlare dei musei, degli artisti di strada, dell'aria diversa che si respira, di come sia stato bello girare da sola per una città sconosciuta, del vedere il mondo dall'obiettivo della macchina fotografica, dal parlare in inglese e a gesti, dei kraphen giganti, della voglia di pasta asciutta, delle amicizie che si sono strette, delle risate, delle notti insonni, della camera 1007, delle zoccole della 510, della fame chimica alle tre del mattino, della birra sulla moquette, dei rush, dei giri della morte, della voglia di tornare a casa, e quella di non tornare più, delle corse fra i corridoi degli alberghi, e poi..
..e poi ancora.

Tornata.
Cambiata?
Sì.

Etichette: , , , , , , ,